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Aperta la mostra “Rus’ ortodossa”

Aperta la mostra “Rus’ ortodossa”

Il 4 novembre 2015, nel giorno della festa dell’icona della Madre di Dio di Kazan’ e Giornata dell'Unità Nazionale, il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin e Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill hanno presieduto presso il centro espositivo «Il Maneggio» di Mosca la cerimonia di apertura della XIV mostra-forum «Rus’ ortodossa. La mia storia. Dai grandi sconvolgimenti alla Grande Vittoria». La mostra è organizzata dal Consiglio Patriarcale per la Cultura con il sostegno del governo di Mosca.

Nella sala centrale del Maneggio, in occasione della mostra è stata portata la venerata icona della Madre di Dio «Regnante» dalla Chiesa in Kolomenskoe. Il Capo dello Stato e il Primate della Chiesa ortodossa russa hanno venerato l’icona miracolosa, accendendo dei ceri dinanzi ad essa.

Il Presidente russo ha rivolto un discorso ai partecipanti alla cerimonia di apertura, in cui ha detto: «Santità, cari amici! Mi congratulo con Voi per l'apertura della mostra annuale «Rus’ ortodossa», dedicata alla Giornata dell'Unità Nazionale.

Questo progetto educativo è il risultato di un grande lavoro d’équipe della Chiesa ortodossa russa, delle principali organizzazioni scientifiche, degli archivi e delle biblioteche, ed è la prova del profondo interesse verso la storia russa, verso le nostre radici spirituali e origini. Vorrei ringraziare sinceramente gli organizzatori e gli espositori.

Il tema centrale di questa vasta esposizione è il periodo dal 1914 al 1945, caratterizzato dalle guerre mondiali, da rivoluzioni e sconvolgimenti. È stato un periodo in cui le antiche fondamenta sono andate in frantumi, i destini erano incerti e milioni di persone sono rimaste vittime di esperimenti sociali crudeli.

Ma nonostante tali condizioni dure e difficili, le persone hanno continuato la loro vita, hanno lavorato, hanno fatto scoperte e raggiunto progressi, e quando la nostra Patria si è ritrovata in pericolo hanno sempre ricordato la cosa più importante: hanno capito l’importanza dell’unità e della solidarietà, traendo la forza dai valori eterni e dagli alti ideali morali. Gli stereotipi ideologici sono svaniti dinanzi alla vera Rus’ storica.

L'amore per la Madrepatria ha prevalso su tutto. Ha ispirato, aiutato e salvato. Così il nostro popolo ha affrontato la Grande Guerra Patriottica del 1941-1945, e non è semplicemente sopravvissuto – ha preservato e rafforzato lo Stato, ha portato la pace e la liberazione ai popoli sottomessi d'Europa.

Quest'anno abbiamo celebrato la grande festa nazionale - il 70° anniversario della Grande Vittoria. Questa vittoria ha rappresentato un evento di enorme importanza storica e morale, una fonte di orgoglio e di rispetto indiscutibile, il simbolo dell’eroismo del nostro popolo. Questa è la nostra storia. È nostro dovere conoscere questa storia, rispettarla in pieno e senza passare nulla sotto silenzio, per imparare e ricordare le sue lezioni, il rispetto e il valore di questa esperienza passata.

Sono certo che questa mostra, che si basa su prove e documenti autentici e si avvale delle più recenti tecnologie, sarà di grande interesse per le persone di tutte le età, compresi i giovani. Questo è tanto più vero in quanto la mostra si svolgerà non solo qui nella capitale, ma anche in altre città russe.

È importante che i visitatori e gli ospiti saranno in grado di osservare fatti ed eventi ben noti, farsi opinioni proprie. Mi congratulo ancora una volta con tutti Voi per l'apertura di questa mostra. Vi auguro successo e ogni bene. Buona festa».

Poi ha preso la parola Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill:

«Caro Vladimir Vladimirovich, cari partecipanti all’apertura della mostra,

Vorrei dare il benvenuto a tutti voi e congratularmi per questo importante evento.

Al centro della mostra è possibile vedere l'immagine miracolosa della Madre di Dio in Trono. Questa icona ha una storia speciale: è stata trovata nel seminterrato della chiesa in Kolomenskoe, oggi nel centro della città di Mosca, nel giorno dell’abdicazione dell'imperatore Nicola II dal trono. Le migliori menti della Russia hanno considerato questo evento come un segno di Dio. Lo zar aveva abdicato, ma la Madre di Dio continuava a proteggere la nostra Patria.

Attraverso la sofferenza, attraverso ogni tribolazione abbiamo superato la prova! E non solo siamo rimasti una nazione grande e forte, ma abbiamo salvaguardato la nostra essenza. Noi non ci siamo neanche dissolti nello spazio dell’informazione globale, non abbiamo perso e non perderemo la nostra identità in un momento in cui la stanno perdendo i grandi e potenti Paesi del continente europeo. Noi crediamo che la Madre di Dio continuerà a proteggerci. Per questo diciamo a tutti - sia ai nemici interni che esterni della Russia: “Lasciateci in pace! Sopra di noi c’è la Protezione della Madre di Dio!".

La mostra è dedicata alle pagine difficili della nostra storia. Noi tutti sappiamo che il periodo post-rivoluzionario è stato un momento di caos, di scontri di classe, di interessi sociali, politici ed economici, che ha cercato di distruggere il Paese; molto sangue è stato versato e milioni di persone sono state cacciate dalla nostra Patria. Sappiamo che anche gli anni ‘30 anni non stati facili - molto sangue è stato versato, molte ingiustizie sono state commesse, e tutto questo non deve mai lasciare la nostra memoria, come non si possono minimizzare queste sofferenze. Dopo tutto non ci sarebbe la Russia di oggi se le generazioni precedenti non avessero compiuto grandi imprese, se negli anni '20 e '30 avessero solo arato la terra - anche se pure questo è importante – e non avessero creato le industrie, la scienza, il sistema di difesa del Paese. Non si devono mettere in discussione i successi di un capo di Stato che è alle origini della rinascita e modernizzazione del Paese, anche se si è distinto per la scelleratezza. Laddove si è manifestata la volontà, la forza, l'intelligenza, l'impegno politico noi diciamo: «Sì, sono stati indiscutibilmente successi», come nel caso della vittoria nella Grande Guerra Patriottica. Dove invece ci sono stati il sangue, l'ingiustizia, la sofferenza, noi diciamo che questo è inaccettabile per noi, persone del XXI secolo. Noi affidiamo al giudizio di Dio i personaggi della storia. Ma mai gli aspetti negativi possono darci il diritto di escludere le cose positive che sono state fatte. Così come le cose positive che sono state compiute da una persona non dovrebbero escludere l’atteggiamento critico nei confronti dei crimini da essa commessi.

Mi auguro che la mostra ci aiuterà a capire la bellezza dell’eroismo del nostro popolo negli anni '20, '30 e '40. Ci aiuterà anche a vedere le pagine dolorose e a capire che per amare la Patria non si deve escludere dalla memoria storica nessuno di questi periodi, ma occorre interpretarli con buon senso e con un sentimento morale integro, e allora la verità verrà separata dalla menzogna, e il bene dal male. Possa Dio aiutare tutta la nostra Patria a rimanere unita, a superare le difficoltà del passato e guardare avanti. Oggi abbiamo tutte le possibilità e tutte le ragioni per farlo.

Vorrei dare il benvenuto a Lei, Vladimir Vladimirovich. Grazie per essere intervenuto all’apertura di questa mostra. Possa la benedizione di Dio rimanere sulla nostra Patria, sul governo, sull’esercito e su tutto il popolo, come noi preghiamo ad ogni funzione liturgica».

Il Presidente Vladimir Putin e Sua Santità il Patriarca Kirill hanno visitato l'esposizione. Le spiegazioni sono state fornite dal segretario esecutivo del Consiglio Patriarcale per la Cultura, il vescovo Tikhon di Egorevsk.

Poi il Presidente della Federazione Russa e Sua Santità il Patriarca hanno posto la loro firma sul libro degli ospiti d'onore con gli auguri di ogni successo.

Alla cerimonia di apertura hanno partecipato il capo dell'Amministrazione presidenziale, S. Ivanov, il sindaco di Mosca, S. Sobjanin, il ministro della Cultura, V. Medinskij, il metropolita Juvenalij di Krutitsy e Kolomna, il metropolita Varsonofy di San Pietroburgo e Ladoga, cancelliere del Patriarcato di Mosca, il metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne, il metropolita Arsenij di Istra, primo vicario di Sua Santità il Patriarca a Mosca.

La mostra ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni statali, di vescovi e capi dei Dipartimenti sinodali della Chiesa ortodossa russa, di leader religiosi e rappresentanti delle associazioni nazionali della Russia, così come degli ospiti delle Chiese ortodosse locali, il metropolita Isaia di Tamassos e Orinia (Chiesa ortodossa di Cipro), e il metropolita Nicolaus di Mesogaia e Lavreotiki (Chiesa ortodossa di Grecia).

 

________________________

 

La mostra si basa su testimonianze e documenti storici. Materiali unici, molti dei quali fino a poco tempo fa erano classificati negli archivi come «segreti» e «totalmente segreto», sono stati forniti dall'Archivio di Stato della Federazione Russa, dall’Archivio di Stato di Storia socio-politica della Russia e dall'Archivio Centrale dell’ FSB (ex-KGB) della Russia, dall'Archivio di Stato del Cinema russo, dal Museo centrale di Stato di Storia contemporanea della Russia, dalla Galleria Tretjakov. La consulenza scientifica è stata effettuata da esperti dell'Istituto di Storia Russa. La preparazione della mostra ha visto la partecipazione di 25 organizzazioni - istituti di ricerca, archivi, biblioteche, fondazioni.

La parte multimediale della mostra, come negli anni precedenti, è stata allestita utilizzando le più moderne tecnologie. Gli ultimi sviluppi, come ad esempio il campo di applicazione e la proiezione di un emisfero con panorami tridimensionali e oggetti, la ricostruzione dettagliata delle grandi scene di guerra e delle storie, i paesaggi interattivi e il fumo, viaggiano attraverso le pagine affascinanti della storia russa, un’esperienza indimenticabile per adulti e bambini.

Mappe e libri dal vivo, animazioni, cortometraggi sono presentati in 12 padiglioni con una superficie totale di oltre 3.500 metri quadrati.

La chiave per comprendere la struttura della mostra è un'installazione multimediale che accompagna lo spettatore attraverso l'intera mostra, con una lunghezza totale di 220 metri.

I temi principali della mostra sono:

Padiglione 1. La Russia alla vigilia della Prima guerra mondiale (1896-1914);

Padiglione 2. La Prima guerra mondiale (1914-1916);

Padiglione 3. La Rivoluzione (1917);

Padiglione 4. La Guerra Civile (1917-1922);

Padiglione 5. Gli Anni ‘20 (1922-1929);

Padiglione 6. I nuovi martiri e confessori;

Padiglione 7 (centrale). Il popolo;

Padiglione 8. Industrializzazione e collettivizzazione (1930-1935);

Padiglione 9. Il socialismo stalinista (1936-1941);

Padiglione 10. I Gulag;

Padiglione 11. La Grande Guerra Patriottica (1941-1945.);

Padiglione 12. La Vittoria (1945).

 

La mostra sarà aperta dal 4 al 22 novembre 2015. Orario di apertura della mostra: 11,00-22,00. Ingresso libero.

Sito web: http://victoryexpo.ru.

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