Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca
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E’ stato liberato il metropolita Ionafan di Tulcin e Bratslav
Servizio di comunicazione del DECR, 22.06.2024. Il 22 giugno 2024, il metropolita Ionafan di Tulchin e Bratslav è stato rliberato al termine dei negoziati, avvenuti su richiesta di Sua Santità il Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus’.
Il 7 agosto 2023, la Corte della città di Vinnitsja ha condannato il metropolita Ionafan a 5 anni di prigione con la confisca dei beni per le accuse che comprendevano “l’azione orienata al cambiamento forzato, o al rovesciamento dello stato costituzionale, oppure alla presa del potere statale” e anche “la violazione dell’integrità territoriale dell’Ucraina”.
Nella dichiarazione di Sua Santità il Patriarca Kirill, pubblicata lo stesso giorno, queste accuse sono state chiamate “assurde”. Come ha osservato il Primate della Chiesa ortodossa russa, la condanna illegittima è stata preceduta “da numerosi tentativi di fare pressione sul metropolita Ionafan, il quale, malgrado tutto, rimaneva fedele alla sua Chiesa e ai confratelli nella fede di Cristo”.
“In questa decisione della corte, dettata dall’odio verso la Chiesa ortodossa ucraina vediamo ancora un esempio della violazione eclatante della libertà religiosa e delle persecuzione per la fede”, ha sottolineato Sua Santità, constatando che le accuse contro il metropolita sono “assolutamente vili e le così dette prove sono falsificate”.
Sua Santità il Patriarca Kirill si è rivolto diverse volte ai leader religiosi, ai rappresentanti delle organizzazioni internazionali e per la difesa del diritto in relazione agli esempi eclatanti delle persecuzioni del metropolita Ionafan e di altri gerarchi, chierici, monaci e laici della Chiesa ortodossa ucraina, constatando che le misure delle autorità attuali dell’Ucraina contro i fedeli hanno “il carattere delle persecuzioni religiose aperte”. Sua Santità ha dato la benedizione di aumentare le preghiere per i vescovi e i chierici della Chiesa ortodossa ucraina, che si trovano in prigione, e anche per tutti i fedeli, i quali cercano di mantenere l’unità ecclesiale e, difendendola, realizzano un’impresa eroica.
Il metropolita Ionafan non si è dichiarato colpevole delle accuse imputategli. Mentre durava la considerazione dell’appello, il metropolita era messo agli arresti domiciliari.
Il 18 giugno 2024, la Corte d’appello di Vinnitsja ha lasciato senza cambiamenti la decisione della corte della prima istanza. In precedenza, il metropolita era stato privato della cittadinanza ucraina.
A marzo del 2024 il metropolita Ionafan ha avuto un ictus. Adesso egli ha bisogno della cura e della reabilitazione medica, per cui prossimamente sarà trasportato a Mosca.
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