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Una delegazione della Chiesa russa ha partecipato …

Una delegazione della Chiesa russa ha partecipato alla cerimonia di commemorazione dei prigionieri di guerra russi periti in Slovenia negli anni della Prima guerra mondiale

Dal 30 al 31 luglio 2021,sulla benedizione di Sia Santità Kirill, Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’, l’ordinario della diocesi di Berlino e della Germania arcivescovo Tikhon di Rusa ha partecipato all’evento dedicato al 105° anniversario della fondazione della Cappella russa di san principe Vladimir l’Uguale agli apostoli sul passo di Vršič(passo della Scrocca). La cappella è stata edificata in questo luogo in memoria dei prigionieri di guerra russi periti negli anni della Prima guerra mondiale. 

Quest’anno i festeggiamenti in occasione del 105° anniversario della Cappella russa, edificata dai prigionieri di guerra russi in memoria dei compagni che costruivano una strada attraverso le Alpi e morti di una valanga, per la prima volta hanno avuto luogo nel contesto del Giorno della amicizia fra la Russia e la Slovenia. All’eventoorganizzato dall’Ambasciata della Russia in Slovenia, dal municipio di Kranjska Gora, dalla Fondazione “Russkij mir” e dalla Società dell’amicizia “Slovenia–Russia”, che festeggia quest’anno il suo 25° anniversario, hanno partecipato più di 500 persone.  

Il 31 luglio si è svolta una solenne cerimonia commemorativa presso la Cappella russa sotto il passo di Vršič cui hanno assistito i rappresentanti delle autorità slovene: il Presidente della Slovenia Borut Pahor, il presidente del Consiglio statale (camera alta del Parlamento) della repubblica Aloiz Kovšca, il vice primo ministro, ministro dello sviluppo economico e delle tecnologie della Slovenia Zdravko Počivalšek e il sindaco di Kranjska Gora Janez Hrovat.

All’evento erano anche presenti: l’arciprete BorislavLivopoljak (Chiesa ortodossa serba), il vescovo di Celje Stanislav Lipovšek (Chiesa cattolica romana), il vescovo Leon Novak (capo della Chiesa evangelica della Slovenia), il vice speaker del Consiglio della Federazione dell’Assemblea federale della Federazione Russa K. I. Kosachev, l’ambasciatore plenipotenziario della Federazione Russa in Slovenia T. R. Ejvazov, il vice direttore del Dipartimento per le relazioni internazionali e del commercio estero del Governo di Mosca A. Bondaruk, il presidente ad interim della Società “Slovenia-Russia” Urban Ocvirk, il primo presidente della Società “Slovenia-Russia” Saša Geržina. 

L’ufficio commemorativo funebre per i prigionieri di guerra russi è stato celebrato dall’arcivescovo Tikhon di Rusa. 

I canti funebri sono stati eseguiti dal coro della parrocchia della Risurrezione di Cristo a Monaco sotto la direzione di Maksim Matjushenkov. 

Durante l’ektenia (supplica) sono state recitate le preghiere per il riposo delle anime dei servi di Dio ufficiali e soldati ortodossi morti di fame, ferite e freddo in questo luogo. 

Prima della celebrazione l’arcivescovo Tikhon ha rivolto undiscorso a tutti i radunati per commemorare in questogiorno i compatrioti russi qui sepolti e, fra l’altro, ha detto: 

“Pregando per il riposo dei soldati periti sui campi dibattaglia all’inizio del XX secolo, non possiamo nonricordare le altre, dolorose e allo stesso tempo eroiche, pagine della nostra storia comune – 80 anni fa i nostri paesi per quattro anni furono trasformati in un campo della battaglia fra il bene e il male. Milioni di cittadini hanno perso la vita, difendendo la patria dalla devastazione e dalla schiavizzazione, proteggendo gli ideali religiosi, morali e civili di fronte all’ideologia disumana del nazismo. 

Questi eventi, profondamente impresse nella memoria storica della Russia e della Slovenia ci inducono a percepire con attenzione ciò che sta succedendo nel mondo oggi, riconoscere la responsabilità della situazione. La nostra vita e la nostra terra sono doni di Dio e siamo chiamati a custodirle. Perciò fare il possibile per latrasfigurazione benefica del mondo attorno di noi è il nostro obbligo davanti a Dio e i nostri antenatieroicamente periti affinché possiamo vivere. 

A nome di Sua Santità Kirill, Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’, vorrei cordialmente ringraziare le autorità statali della Slovenia e il tutto fraterno popolo sloveno per aver custodito per più di un secolo la memoria dei soldati russi, per il mantenimento dell’amicizia, e dello sviluppo delle relazioni spirituali e culturali fra i nostri paesi, la cui espressione visiva è questa cappella, dove non cessa la preghiera a Dio. Che il Signore benedica i nostri popoli”. 

In seguito agli eventi commemorativi presso la Cappellarussa al centro di Kranjska Gora ha avuto luogo un incontro annuale dei membri della Società dell’amicizia “Slovenia-Russia”. 

Il giorno prima l’arcivescovo Tikhon ha incontrato l’arcivescovo-metropolita di Lubjana e primate della Slovenia Stanislav Zore (Chiesa cattolica romana). 

A Kranjska Gora è stato eseguito un concerto del coro della parrocchia della Risurrezione di Cristo a Monaco. 

***                                                             

La Cappella russa in onore di san principe Vladimir l’Uguale agli apostoli sotto il passo di Vršič (passo della Scrocca) è un memoriale dedicato alla memoria dei militari russi periti in questi luoghi negli anni della Prima guerra mondiale. Il monumento si trova su un pendio delle Alpi Giulie all’altezza di più di 1000 metri presso il passo di Vršič (1611 m), attraverso cui una strada unisce le regioni centrali della Slovenia con quelle occidentali – la valle del fiume Soča. 

Negli anni della Prima guerra mondiale Kranjska Gora (qui si trovava il capolinea della ferrovia austriaca) era unnotevole punto di transito per il trasporto di munizioni, attrezzature e truppe al fronte austro-italiano. Per le esigenze militari, il comando austriaco decise di costruire una strada attraverso Vršič. Già nel luglio del 1915, vicino a Kranjska Gora fu organizzato un campo per i prigionieri di guerra russi, i quali costruivano la strada attraverso il passo. 

Il 12 marzo 1916 uno dei gruppi dei prigionieri chestavano sgombrando la strada, assieme alle loro guardie austriache, fu sepolto da una valanga di neve.  Allora, secondo alcuni dati, perirono più di 300 uomini. In totale, durante l’esistenza del campo (1915 – 17) qui, a causa del lavoro pesante e della fame, morirono circa 10 mila dei prigionieri di guerra. In memoria dei compagni periti sotto la valanga i prigionieri russi edificarono nel 1916, vicino alle loro baracche temporanee, una piccola cappella di legno.  

Nel 1920 la strada attraverso il passo di Vršič fu rocostruita, i resti dei sepolti lungo di essa prigionieri furono sepolti nuovamente in una fossa comune vicino alla cappella, sopra la quale negli anni 1930 fu eretto un piramidale obelisco non grande con l’iscrizione “Ai figli della Russia”. In quegli anni alla fine di luglio presso la cappella cominciarono a radunarsi gli emigranti russi da tutta la Jugoslavia di allora per commemorare i loro compatrioti. 

Dopo l’indipendenza della Slovenia nel 1991, un gruppo di iniziativa dei rappresentanti del pubblico sloveno, che poi è diventato il nucleo della Società dell'amicizia «Slovenia-Russia” organizzata nel 1996, ha cominciato a svolgere presso l’ultima domenica di luglio di ogni anno presso la Cappella russa gli incontri dei russi e degli sloveni – politici, imprenditori, rappresentanti delle organizzazioni sociali ed ecclesiali, figure culturali. 

Nel 1995 la Cappella russa ha ottenuto lo status di monumento culturale protetto dallo stato. Nel 2005 il territorio attorno la cappella è stato trasformato in un parco memoriale sotto la tutela del Ministero della cultura della Slovenia. 

Nel 2006, alla vigilia del 90° anniversario della Cappella russa, le autorità slovene hanno preso la decisione di dare alla strada da Kranjska Gora che passa la cappella di san principe Vladimir e va verso il passo di Vršič il nome “Strada russa”. 

Il 28 luglio 2021 il Presidente della Russia Vladimir Putin e il Presidente della Slovenia Borut Pahor, durante una conversazione al telefono, si sono messi d’accordo di istituire il Giorno dell’amicizia russo-slovena, il quale sarebbe festeggiato l’ultimo sabato di luglio, nel giorno dell’evento commemorativo presso la Cappella russa sotto il passo di Vršič.

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