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Ordinazione episcopale a Mosca

Ordinazione episcopale a Mosca

Il 26 ottobre 2015, nel giorno in cui si celebra la festa dell’icona della Madre di Dio di Iviron in memoria dell’arrivo a Mosca di questa miracolosa immagine nel 1648, Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha visitato il Monastero stavropigiale delle vergini dedicato all’icona di Nostra Signora di Smolensk (Bogoroditse-Smolenskij Novodevichij) a Mosca.

Il Primate della Chiesa ortodossa russa ha celebrato la Divina Liturgia nella Cattedrale dell'icona di Smolensk della Madre di Dio.

Una copia dell’icona miracolosa della Madre di Dio «Iverskaya» è stata portata nel 1648 dal Monte Athos, e si trova nella Cattedrale della Dormizione del monastero. La copia più antica dell’icona della Madre di Dio di Iviron in Russia per tre secoli e mezzo è stata nel Monastero di Novodevichij. Dopo la chiusura del monastero, l'icona è stata conservata tra le collezioni del Museo di Storia. Il 6 maggio 2012 il presidente russo Vladimir Putin ha restituito l'immagine miracolosa alla Chiesa ortodossa russa.

Durante la Liturgia è stata effettuata la consacrazione dell’archimandrita Antonij (Sevrjuk) a vescovo di Bogorodsk, vicario del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’. Al vescovo Antonij è affidata la cura pastorale delle parrocchie del Patriarcato di Mosca in Italia.

Hanno concelebrato con Sua Santità: il metropolita Juvenalij di Krutitsy e Kolomna; il metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca (Decr); il metropolita Viktor di Tver e Kashin; il metropolita Arsenij di Istra, primo vicario del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ a Mosca; il metropolita Pavel di Khanty-Mansiysk e Surgut; l’arcivescovo Amvrosij di Peterhof; l’arcivescovo Feofilakt di Pjatigorsk e Čerkessk; il vescovo Tikhon di Vidnoe; il vescovo Roman di Serpukhov; il vescovo Sergij di Solnechnogorsk, capo della Segreteria amministrativa del Patriarcato di Mosca; il vescovo Nikolaj di Balashikha; il vescovo Konstantin di Zarajsk; l’arciprete Vladimir Divakov, segretario del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ a Mosca; l’arciprete Nikolaj Balashov, vicepresidente del Decr; l’archimandrita Sava (Tutunov), vicedirettore del Servizio amministrativo del Patriarcato di Mosca; l’arciprete Aleksandr Ageikin, rettore della Cattedrale dell'Epifania a Mosca; numerosi chierici della città e regione di Mosca e di alcune parrocchie della Chiesa Russa in Italia.

Tra i fedeli erano presenti il segretario del Sinodo della Chiesa ortodossa romena, vescovo Varlaam di Ploiești, il segretario dell’Amministrazione diocesana della regione di Mosca, arciprete Mikhail Egorov, la priora del Monastero di Novodevichy, igumena Margarita (Feoktistov), e le sorelle del monastero.

I canti liturgici sono stati eseguiti dal coro dei sacerdoti della diocesi della regione di Mosca (diretto dal sacerdote Sergij Golev).

Dopo la litania della «supplica intensa», il Primate della Chiesa ortodossa russa ha pregato per la pace in Ucraina.

Durante la Liturgia Sua Santità il Patriarca Kirill ha ordinato al sacerdozio il diacono Oleg Kurchatov, chierico della Chiesa moscovita di San Sergio di Radonež sulla prospettiva Rjazanka.

La predicazione prima della comunione ai Santi Misteri di Cristo è stata tenuta dall’arciprete Kirill Sladkov, decano del distretto Lukhovitsky della diocesi della regione di Mosca.

Il servizio è stato trasmesso in diretta sul canale televisivo «Unione».

Al termine della Liturgia, Sua Santità il Patriarca Kirill ha rivolto un discorso di augurio al neo-consacrato vescovo Antonij di Bogorodsky e gli ha consegnato il pastorale episcopale. Secondo la tradizione, il neo-consacrato vescovo ha impartito ai fedeli la sua prima benedizione episcopale.

Il Primate della Chiesa russa ha poi tenuto un servizio di lode in onore dell’icona di Iviron della Madre di Dio.

Quindi Sua Santità il Patriarca ha salutato il metropolita Juvenalij. Nel presentare in dono a Sua Santità una copia dell’icona della Madre di Dio di Tikhvin, il metropolita Juvenalij, in particolare, ha detto: «Santità! Permettetemi di esprimerVi la mia più profonda gratitudine per la Vostra visita primaziale nel monastero e per la celebrazione della Divina Liturgia. Con gratitudine a Dio, possiamo dire che la Madre di Dio, la Grande Igumena di questo monastero, mostra costantemente tutto l'aiuto possibile e la Sua intercessione in tutti gli aspetti della Vostra vita. E vorrei ringraziarVi, Vostra Santità, per il fatto che con la Vostra benedizione e per ordine del nostro Presidente è stato compiuto il restauro storico del nostro antico monastero.

Qualche tempo fa, sul canale «Unione» ho visto la trasmissione dei Vostri servizi in occasione della ricorrenza del 500° anniversario della Cattedrale della Dormizione del Monastero di Tikhvin. E mi sono ricordato della storia della madre del defunto metropolita Nikodim Rotov, che pregò dinanzi all’immagine di Tikhvin per suo figlio morente quando era bambino, e fu guarito miracolosamente. Il metropolita Nikodim ricordava spesso questo episodio, e quando è stato nominato capo della Missione Ecclesiastica Russa a Gerusalemme, prese con sé una copia dell'icona della Madre di Dio di Tikhvin. E ho pensato, Santità, che in questo giorno solenne per tutti noi, sarebbe stato bello per Voi ricevere in dono l'immagine di Nostra Signora di Tikhvin. Vogliate accettare questo dono, Santità, con la richiesta di sante preghiere per tutti noi. E che il Signore Vi conservi per molti anni».

Il Primate della Chiesa ortodossa russa si è rivolto ai partecipanti al culto con la parola primaziale: «Saluto cordialmente tutti voi e mi congratulo per questa festa, molto importante per la città di Mosca e per tutta la Chiesa Russa. Oggi abbiamo elevato preghiere speciali dinanzi all’icona di Iviron della Madre di Dio, che è la Portaitissa, cioè la guardiana della nostra capitale. È significativo che in questo monastero oggi ci sia una copia dell’icona miracolosa, portata in tempi antichi a Mosca, e diventata a sua volta miracolosa. Contro ogni logica, l'immagine è stata rimossa dalla chiesa e portata nel museo, e noi sappiamo che coloro che conservano le reliquie nei musei sono riluttanti nel restituirle, sottolineando il loro valore artistico speciale. Ma tutte queste immagini non sono state scritte per le sale espositive, ma per le chiese di Dio. È degno di nota che l'immagine di Nostra Signora di Iviron è stata restituita al culto dei fedeli con il coinvolgimento personale del Presidente del nostro Paese.

Mi rallegro per tutto quello che sta accadendo nel monastero. È stato compiuto un restauro scientifico, che non è mai avvenuto nella storia del monastero, anche in tempi relativamente favorevoli per la Chiesa, quelli prima della rivoluzione. Oggi il monastero non solo rivive, ma forse è più bello di prima, senza alcuna infrazione della progettazione architettonica e artistica dei suoi creatori.

Speriamo che entro queste restaurate mura continuerà a svilupparsi la vita monastica. Molte opere buone vengono qui compiute dalla comunità monastica, guidata da madre Margarita, e spero che tutto questo si svilupperà ulteriormente. Il Monastero di Novodevichij è un monastero della capitale, e da come vivono i monasteri della capitale dipende in gran parte il clima spirituale della nostra città primaziale. Pertanto, vorrei chiedere a tutte le sorelle di lavorare con fermezza, senza lesinare gli sforzi, tenendo presente che le opere per il bene della Chiesa di Cristo hanno sempre manifestato nella nostra vita molti benefici, che vengono inviati dal Signore stesso».

Sua Santità si è anche congratulato con il metropolita Juvenalij per il suo 80° compleanno, dicendo:

«Il Signore Vi ha dato la forza fisica e spirituale, e alla Vostra età Voi svolgete in obbedienza tutti i compiti assegnativi dalla Chiesa, non vi arrendete mai, anche se spesso richiedono viaggi, decisioni difficili, compiti a volte molto delicati. Noi tutti apprezziamo il fatto che la Vostra permanenza da più di 40 anni nel Sacro Sinodo garantisce la continuità delle generazioni. È importante aggiornare l'episcopato, ma mai da questo aggiornamento deve scaturire uno strappo di questa continuità. Nell'episcopato questo non può accadere, anzi, la memoria storica deve essere continuamente rinnovata, altrimenti la Chiesa potrebbe perdere l'orientamento nel vortice degli attuali tempi difficili.

La memoria storica ci aiuta non solo ad analizzare ciò che sta accadendo, ma anche a usare l'esperienza delle generazioni precedenti. I vostri maestri spirituali, che a loro volta hanno avuto come maestri i gerarchi della Chiesa della seconda metà del XIX secolo, conoscevano la vita pre-rivoluzionaria della Chiesa, e hanno trasmesso le loro conoscenze a Voi e alla Vostra generazione. E nella Chiesa nulla viene dimenticato, ma accuratamente tramandato: viene eliminato ciò che è inutile, pericoloso, e viene mantenuto ciò che non perde la sua rilevanza.

Ecco perché apprezziamo la Vostra partecipazione ai lavori del Sacro Sinodo. Vi auguro con tutto il cuore, Eminenza, una lunga, lunga vita, la forza e la capacità di svolgere il servizio di Dio in obbedienza a tutti gli incarichi a Voi affidati dalla Chiesa. E in memoria degli eventi straordinari della Vostra vita, vorrei presentarVi due medaglioni della Madonna e una croce pettorale. Che il Signore, per intercessione della sua Santissima Madre, Vi benedica e Vi mantenga per molti anni!».

Dopo la Liturgia, Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha visitato il ricostruito Tempio della Decollazione di San Giovanni Battista, vicino al muro orientale del Monastero di Novodevichij.

Sua Santità è stato accompagnato dal metropolita Juvenalij di Krutitsy e Kolomna, dalla priora del monastero, igumena Margarita (Feoktistova), dal vice prefetto del Distretto amministrativo centrale della città di Mosca, V. Kurochkin, dal vicedirettore generale per la scienza del Museo del Cremlino di Mosca, A. Batalov, dal presidente del Consiglio di amministrazione della Società di costruzioni del Baltico, I. Nayvalt.

L’origine del tempio della Decollazione di San Giovanni Battista risale al 1525, durante la costruzione del Monastero di Novodevichij. Inizialmente la chiesa era di legno ed è stata annessa al Monastero di Novodevichij, e nella metà del XVI secolo fu ricostruita e al suo posto fu eretta una chiesa in pietra. La consacrazione dell’altare del tempio della Decollazione di San Giovanni Battista è collegata con il celeste patrono dello zar Ivan IV Vasil'evic. Durante la guerra del 1812 il Monastero di Novodevichij fu occupato dalle truppe armate di Napoleone e sottoposto a profanazione, il Tempio del Battista fu fatto saltare in aria.

La decisione di ricostruire la Chiesa del Battista è stata presa in occasione del 200° anniversario della vittoria nella Grande Guerra Patriottica del 1812 con il sostegno del Presidente della Russia Vladimir Putin. L’11 settembre 2012, festa della Decollazione di San Giovanni Battista, con la benedizione di Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill, il metropolita Juvenalij di Krutitsy e Kolomna ha benedetto la prima pietra della Chiesa della Decollazione di San Giovanni Battista nel luogo in cui gli scavi archeologici hanno dimostrato la sua esistenza.

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