Il metropolita Antonij di Volokolamsk ha presieduto le celebrazioni al metochio serbo di Mosca per la festa patronale
Servizio di comunicazione del DECR, 12.07.2025. Il 12 luglio 2025, giorno della commemorazione dei santi gloriosi apostoli Pietro e Paolo, il metochio del Patriarcato Serbo a Mosca ha celebrato la sua festa titolare.
Nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo presso le Porte di Yauza, la Divina Liturgia è stata presieduta dal metropolita Antonij di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, insieme al metropolita Nifon di Filippopoli, rappresentante del Patriarca di Antiochia, e al vescovo Stefan di Remesiana, rappresentante del Patriarca serbo.
Hanno concelebrato, oltre al clero locale: l'arciprete Nikolaj Balašov, consigliere del Patriarca di Mosca; l'archimandrita Serafim (Šemjatovskij), rappresentante della Chiesa ortodossa delle Terre Ceche e della Slovacchia; l'arciprete Igor' Jakimčuk, vicepresidente del DECR; l'arciprete Serghij Gutenko, parroco della chiesa di Santa Xenia di Pietroburgo a Lugansk; e l'arciprete Milan Pantelić, clerico della diocesi serba di Šabac e fratello del compianto vescovo Antonije (Pantelić), rettore del metochio dal 2002 al 2024.
Tra gli ospiti presenti c’erano: il Sig. Nikola Selaković, ministro della Cultura serbo, e Gordana Božić, consigliera dell'Ambasciata serba a Mosca.
Al termine della Liturgia sono state elevate le preghiere di lode agli apostoli con il tropario e il kontakion, seguite dalla benedizione e frazione del tradizionale pane balcanico (kolač).
Il metropolita Antonij ha poi benedetto la croce commemorativa eretta sulla tomba del vescovo Antonije, situata accanto alla chiesa. La festa è proseguita con una processione attorno al tempio.
Nel suo discorso, il Presidente del DECR ha espresso i saluti di Sua Santità il Patriarca Kirill, sottolineando i fraterni rapporti tra le Chiese russa e serba e tra i loro Primati. In occasione della festa, ha donato al vescovo Stefano una panaghia sacra.
Il rappresentante del Patriarca serbo ha ringraziato Sua Eminenza, ricordando le prove che i cristiani affrontano oggi in Siria, Ucraina e Kosovo: "Le preghiere comuni - ha affermato - ci aiutano a superare ogni avversità e mostrare al mondo la luce di Cristo".
Il rettore del metochio ha concluso rivolgendo un caloroso benvenuto a tutti i partecipanti alle celebrazioni.