Si è svolto un incontro tra i Primati delle Chiese Ortodosse Russa e Serba




















Servizio di Comunicazione del DECR, 22.04.2025. Il 22 aprile 2025, presso la Residenza Patriarcale e Sinodale del Monastero Danilov a Mosca, si è tenuto un incontro tra Sua Santità il Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus' e Sua Santità il Patriarca Porfirije di Serbia.
A rappresentare la Chiesa ortodossa russa all'incontro erano presenti: il metropolita Antonij di Volokolamsk, Presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca; il vescovo Aleksij di Ramensk, segretario Personale di Sua Santità il Patriarca Kirill; l'arciprete Nikolaj Balashov, consigliere del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus'; l'arciprete Igor Yakimchuk, Vice Presidente del DECR; lo ieromonaco Feofan (Lukjanov), capo della Sezione Protocollo del DECR; il Sig. A. Khoshev, officiale del segretariato del DECR per le relazioni interortodosse.
Sua Santità il Patriarca di Serbia era accompagnato da: l’arcivescovo Irinej di Novi Sad e metropolita di Bačka; il vescovo Stefan di Remeziana, Rappresentante del Patriarca Serbo presso il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus'; l’archimandrita Hariton (Pavlica), abate del Monastero di Kovilj; l’arciprete Gheorgije Stojisavljević, capo dell'Ufficio del Patriarca Serbo; il protodiacono Radomir Vručinić, rettore del Seminario di San Sava a Belgrado; il protodiacono Radoica Žagran; lo ierodiacono Justin (Živanić), monaco del Monastero di Kovilj; il diacono Ivan Vasil'evič; nonché dai suddiaconi D. Nakić e V. Elič.
Prima dell'incontro, i Primati delle due Chiese hanno visitato la chiesa della Residenza Patriarcale. Accogliendo l'illustre ospite con un senso di fraterna solidarietà, Sua Santità il Patriarca Kirill ha sottolineato che nei rapporti tra la Chiesa Russa e la Chiesa Serba non c'è mai stata nemmeno un'ombra fugace di negatività, ma piuttosto una costante comprensione reciproca, amore e sostegno fraterno.
“Non è una coincidenza: non solo i nostri popoli sono vicini per lingua, cultura e storia, ma entrambe le nostre Chiese hanno sofferto molto nel corso della loro storia, anche a causa di ingiuste persecuzioni nel XX secolo”, ha proseguito Sua Santità. “Sia l'esperienza storica radicata nel tempo, sia l'esperienza del secolo scorso uniscono le nostre Chiese nella comprensione di come dovrebbe essere oggi il ministero pastorale per l'uomo moderno. Sebbene le persecuzioni dei regimi totalitari non siano più presenti, ciò che sta accadendo oggi all'incrocio tra vita ecclesiale e vita secolare presenta non pochi pericoli. Alle persone vengono presentati falsi ideali e obiettivi fuorvianti, incentrati sul raggiungimento di elevati livelli di agiatezza e benessere materiale. Allo stesso tempo, i valori spirituali e morali associati al cristianesimo vengono spesso relegati ai margini. Pertanto, gli sforzi congiunti missionari e teologici delle nostre Chiese sorelle sono oggi di grande necessità”.
Sua Santità ha augurato al Patriarca Porfirije l’aiuto di Dio nel suo ministero primaziale a beneficio della Chiesa Serba, del popolo serbo e di tutta l'Ortodossia.
“Sono lieto che ora siamo insieme qui a Mosca, a gioire nella Resurrezione del nostro Signore Gesù Cristo, che è la resurrezione del genere umano e di ognuno di noi, se abbiamo fede, umiltà e speranza in Dio. Tentazioni e problemi esistono sempre, ma la Resurrezione di Cristo è un fatto vero e immutabile, ora e sempre e nei secoli dei secoli”, ha affermato il Primate della Chiesa Ortodossa Serba nella sua risposta.
Il Patriarca Porfirije ha sottolineato che i buoni rapporti tra la Chiesa Russa e quella Serba sono un esempio positivo per tutti i cristiani ortodossi. “Grazie per il vostro amore. Che Dio vi conceda buona salute e il Suo aiuto, così come ai vostri collaboratori: i vescovi, i sacerdoti e tutto il popolo ortodosso russo. Cristo è risorto!”, ha detto Sua Santità, rivolgendosi a Sua Santità il Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus'.
Durante i successivi colloqui fraterni, il Patriarca Kirill ha sottolineato in particolare l'importanza della visita del Primate Serbo a Mosca durante la Settimana della Luce. “Questo incontro è unico in quanto glorifichiamo insieme il Salvatore Risorto, e credo che ciò approfondisca la comprensione della speciale relazione tra le nostre Chiese. Ciò è legato alla storia, alla vicinanza culturale dei nostri popoli, ma anche al nostro ideale comune”, ha affermato il Patriarca Kirill. “Vostra Santità ed io abbiamo instaurato una regolare comunicazione fraterna, ma un incontro personale e una conversazione sincera hanno sempre un significato speciale”.
Il Primate della Chiesa Ortodossa Russa si è congratulato calorosamente con Sua Santità il Patriarca Porfirije di Serbia per il conferimento della laurea honoris causa dall'Accademia Teologica di Mosca. “Questa decisione del Consiglio Accademico della nostra più antica scuola teologica testimonia l'alta autorità di Vostra Santità come teologo e guida della Chiesa”, ha affermato Sua Santità il Patriarca Kirill. “Sono consapevole del vostro straordinario contributo personale allo sviluppo dell'educazione teologica e religiosa nel vostro Paese, del vostro profondo impegno in questo campo, nonché del vostro impegno disinteressato per illuminare spiritualmente il vostro gregge”.
Ha inoltre sottolineato il contributo estremamente significativo di Sua Santità il Patriarca Porfirije nel rafforzare la collaborazione tra le due Chiese nel campo dell'educazione teologica e dello scambio di studenti.
Sua Santità il Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus' ha espresso profondo rispetto per il suo interlocutore, definendolo “saggio Primate e fratello più prossimo tra tutte le Chiese ortodosse locali, perché le nostre Chiese, come altre, sono legate da una fede comune, ma anche da un percorso storico, una cultura e, in larga misura, da una prospettiva comune su ciò che è accaduto e sta accadendo nel mondo”.
Durante la conversazione è emerso che alcuni dei predecessori del Patriarca Porfirije sul trono dei Primati serbi – i Patriarchi Gavriil (†1950) e Gherman (†1991) – avevano precedentemente ricevuto lauree honoris causa dalle accademie teologiche della Chiesa Ortodossa Russa. “Conferendovi questa laurea honoris causa, vedo la continuazione di questa gloriosa tradizione, che rafforza il rapporto tra le nostre Chiese”, ha affermato Sua Santità il Patriarca Kirill.
Da parte sua, Sua Santità il Patriarca Porfirije di Serbia ha espresso gratitudine per il titolo onorifico, osservando che lo vede come “un'espressione d'amore tra le nostre Chiese e i nostri popoli”.
“La teologia, per noi, è la vita stessa, e credo che l'educazione sia l'aspetto più importante della vita della Chiesa”, ha sottolineato il Primate della Chiesa Serba, rivolgendosi a Sua Santità il Patriarca Kirill. Come ha detto, nel mondo moderno vengono abbracciati non solo valori non spirituali, ma spesso addirittura contrari al Vangelo. Sappiamo che alcune scuole teologiche a volte subiscono l'influenza di opinioni mondane e di certe ideologie, spesso anticristiane. Pertanto, è fondamentale che l'educazione teologica e le nostre scuole spirituali rimangano sotto la costante attenzione della Chiesa, e che non si tratti semplicemente di un'educazione accademica slegata dalla vita ecclesiale e dal culto. Come dicevano gli antichi: “Se vuoi essere un teologo, devi pregare; se preghi, allora sei un teologo”.
Come ha osservato Sua Santità il Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus', conferendo la laurea honoris causa al Patriarca Porfirije, la Chiesa Ortodossa Russa lo onora come un'eccezionale guida ecclesiale e teologo. "Lei unisce il lavoro teologico e l'insegnamento con l’impegno pastorale pratico, guidando la sua Chiesa e il suo popolo”, ha detto Sua Santità il Patriarca Kirill.
La discussione è proseguita, coprendo un'ampia gamma di argomenti relativi all'unità pan-ortodossa e alle relazioni interconfessionali, nonché ad altre questioni di interesse comune.
Al termine dell'incontro, i Primati delle Chiese Russa e Serba si sono scambiati doni commemorativi.