Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca
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Sua Santità il Patriarca Kirill: “salutiamo ogni missione mediatrice che è finalizzata a superare il tragico conflitto in Ucraina e a stabilire la giusta pace”
Servizio di comunicazione del Decr, 29.06.2023. Il 29 giugno 2023, nella Residenza patriarcale e sinodale nel Monastero Danilov (San Daniele) a Mosca, ha avuto luogo l’incontro di Sua Santità il Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus’ con il Presidente della Conferenza episcopale italiana, il Cardinale Matteo Zuppi, arrivato in Russia con una missione speciale di pace per incarico di Papa Francesco.
All’incontro hanno partecipato anche: il Presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne (Decr) del Patriarcato di Mosca, il metropolita Antonij di Volokolamsk, il consigliere del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’, l’arciprete Nikolaj Balashov e il vice presidente del Decr, l’archimandrita Filaret (Bulekov).
Il Cardinale Matteo Zuppi è stato accompagnato dal Nunzio Apostolico nella Federazione Russa, l’arcivescovo Giovanni D’Aniello, il consigliere della Nunziatura Apostolica nella Federazione Russa, Monsignor Petr Tarnavski, l’addetto della Segreteria di Stato di Sua Santità, Monsignor Paul Butnaru e il vice presidente della Comunità di Sant’Egidio, Prof. Adriano Roccucci.
Il Primate della Chiesa ortodossa russa ha cordialmente salutato l’illustre ospite, sottolinenado, fra l’altro: “Nei tempi, in cui sono sorti i grandi problemi nei rapporti tra la Russia e l’Occidente, quando affrontiamo sia una grande tensione nella sfera delle relazioni politiche che le minacce reali di un grave conflitto armato mondiale, è molto importante che tutte le forze, interessate al mantenimento della pace e della giustizia, si uniscano per prevenire un tale sviluppo possibile degli eventi.
Sua Santità ha osservato che la Chiesa ortodossa russa e la Chiesa cattolica romana hanno l’esperienza di cooperazione, anche sullo sfondo di un clima politico assai sfavorevole: “Nelle circostanze della «guerra fredda», le nostre Chiese avevano contatti regolari e reciprocamente utili, nel contesto dei quali, per esempio, venivano esaminati i problemi che disturbavano i nostri popoli”. A questo proposito, Sua santità il Patriarca Kirill ha menzionato il ruolo positivo della Comunità di Sant’Egidio che, nelle circostanze abbastanza difficili legate alla “guerra fredda”, la quale durò la maggior parte della seconda metà del XX secolo, attivamente manteneva i contatti con la Chiesa ortodossa russa.
“Penso che nelle circostanze attuali, ugualmente caratterizzate da molti rischi e pericoli, le Chiese possano, con sforzi congiunti, prevenire uno sviluppo negativo delle condizioni politiche e servire la causa di pace e di giustizia”, ha espresso la sua convinzione Sua Santità.
A sua volta, il Cardinale Matteo Zuppi ha trasmesso al Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus’ un saluto di Papa Francesco.
Dopo aver menzionato l’intensità del dialogo nei tempi della “guerra fredda”, l’ospite ha sottolineato che nell’attuale situazione difficile il dialogo non debba fermarsi, ma diventare ancora più intenso. “Come cristiani, dobbiamo aiutare gli uni gli altri per capire cosa fare”, ha affermato il Cardinale Matteo Zuppi. “Davanti alle difficoltà oggettive di questi tempi, dobbiamo capire cosa il Signore ci chiede di fare. E oggi siamo molto contenti di poter ascoltarla e di cercare soluzione dei problemi”.
Sua Santità il Patriarca Kirill si è detto d’accordo con l’idea secondo cui, nei momenti di una tensione particolare nei rapporti fra i Paesi e i popoli, le Chiese non debbano mettersi da parte, ma partecipare al lavoro per riconciliare, sviluppare e instaurare rapporti più stabili e, cosa più importante, per raggiungere la comprensione reciproca. “Se i Paesi e i popoli si comprendono gli uni gli altri, allora si costruisce una politica reale che prende in considerazione gli interessi dei Paesi e dei popoli. È molto importante che in questi tempi difficili le comunità cristiane d’Oriente e d’Occidente partecipino al processo di riconciliazione”, ha sottolineato il Primate della Chiesa ortodossa russa.
“La situazione in Ucraina è estremamente dolorosa per me”, ha detto il Patriarca Kirill. “Guido la Chiesa ortodossa, il cui gregge si trova sia in Russia che in Ucraina e in altri Paesi. Perciò le sofferenze dei popoli ucraino e russo feriscono profondamente il mio cuore. Per questo, ormai dal 2014, in tutte le nostre chiese recitiamo le preghiere speciali per la pace in Ucraina. Adoperiamo e adopereremo tutti i mezzi affinché questo conflitto orribile finisca prima possibile e ci siano meno vittime”.
Gli interlocutori hanno deciso che, nella situazione attuale, sia particolarmente importante concentrarsi sulla risoluzione dei problemi umanitari. Inoltre, Sua Santità il Patriarca Kirill ha informato l’illustre rappresentante di Papa Francesco sulle peresecuzioni delle comunità, del clero e dei fedeli della canonica Chiesa ortodossa ucraina.
Le parti si sono messe d’accordo sul mantenere i contatti.
In conclusione dell’incontro, gli interlocutori si sono scambiati dei regali.
Presidente del Dipartimento
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