Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca
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Il metropolita Hilarion: l'incontro dei leader di Russia e Stati Uniti è un passo verso la rottura del nodo gordiano di problemi nei rapporti tra i due Paesi
L'argomento principale di questa settimana è stato l'incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente degli Stati Uniti Joseph Biden a Ginevra.
Come ha osservato il presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiali esterne del Patriarcato di Mosca metropolita Hilarion di Volokolamsk, commentando il vertice su richiesta della condutrice del programma “La Chiesa e il mondo” E. Gracheva, nei rapporti tra gli Stati Uniti e la Russia si è creata una situazione allarmante. In questo contesto l'incontro dei vertici delle due potenze è diventato un passo molto importante che “mira a tagliare il nodo gordiano e cominciare a risolvere i problemi che si sono accumulati; e di questi problemi ce ne sono tanti”.
“È stata una conversazione molto lunga e franca”, ha sottolineato il metropolita Hilarion. “E quegli osservatori che volevano che l'incontro danneggiasse la Russia hanno espresso sincera delusione in seguito”.
Allo stesso tempo, il presidente del Decr non ha condiviso l'opinione espressa dal presidente degli Stati Uniti, secondo la quale tutta la politica estera è una continuazione logica dei rapporti personali.
“Penso che le relazioni personali siano importanti, ma come ha detto presidente V. V. Putin, parlando durante il briefing dopo l’incontro con il presidente J. Biden, le relazioni politiche dovrebbero essere, prima di tutto, pragmatiche”, ha riassunto il presidente del Decr.
Il metropolita Hilarion ha ricordato che ogni capo di stato è chiamato a difendere gli interessi del proprio Paese, mentre allo stesso tempo deve essere in grado di costruire relazioni con i vicini. Se stiamo parlando di grandi potenze nucleari come gli Stati Uniti e la Russia, allora “la sicurezza del mondo intero dipende dalla stabilità delle loro relazioni”.
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