Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca
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In un villaggio dell’Ucraina Occidentale la comunità della Chiesa canonica non può pregare a causa delle azioni degli attivisti della “COinU”
La mattina presto del 10 maggio 2021 nel villaggio Zabolotje del distretto di Volodimirets della Provincia di Rivne gli aderenti della “Chiesa ortodossa in Ucraina” con il sostegno dei deputati del distretto hanno catturato la chiesa dell’apostolo ed evangelista Giovanni il Teologo che appartiene alla diocesi di Sarny della canonica Chiesa ortodossa ucraina.
Alla cattura hanno partecipato anche i rappresentanti della “Guardia municipale” della città di Varaš e due deputati del distretto – Gennadij Derevjanciuk e Stepan Zhdanjuk. Secondo i fedeli della Chiesa ortodossa ucraina, hanno saputo della cattura della chiesa dall’informazione nel gruppo Viber “Zabolotje attivo”, sulle pagine del quale rappresentanti della scismatica “COinU” hanno pubblicato l’annuncio sulla liturgia nella chiesa di san Giovanni il Teologo il 10 maggio alle 06:00.
“Appena ho visto l’annuncio, sono corso subito sul territorio della chiesa. Le serrature erano rotte, degli uomini del luogo, circa 30 persone, erano entrati dentro, mentre la “Guardia municipale” e i deputati Derevjanciuk e Zhdanjuk facevano la guardia della chiesa”, ha raccontato l’assistente del custode della chiesa Serghij Seredjuk, “Se la nostra gente arrivata alla chiesa cercava di entrare, la innaffiavano con schiuma da estintori”. Secondo le parole di una parrocchiana, i rappresentanti della “Guardia municipale” spruzzavano contro i parrocchiani della chiesa venuti sul posto non solo schiuma da estintori, ma anche “un gas”; ciò può essere visto nel video registrato da un testimone.
Nel video dal luogo dell’incidente si vede che gli aderenti della “COinU” presso la chiesa erano non più di 10-12 persone. “E loro si chiamano maggioranza della comunità. Si erano nascosti per non farsi vedere. Una comunità così”, ironizzano amaramente i parrocchiani della Chiesa canonica. Hanno particolarmente sottolineato che le guardie in maschere, le quali hanno catturato la chiesa, non hanno nulla a che fare con il villaggio.
Gli scismatici hanno avanzato le pretese sulla chiesa ancora il Sabato Santo, prima di Pasqua. In quel giorno, dicono i testimoni, gli scismatici, decisi di far “benedire” le loro colombe, avevano invitato un sacerdote della “COinU” sul territorio della chiesa e chiuso il cancello con una catena.
“Nella chiesa loro non sono padroni e non sanno com’è strutturata. Perciò siamo riusciti ad entrare nel chiostro dall’altra parte”, racconta una parrocchiana della comunità della Chiesa ortodossa ucraina di nome Margarita, “Abbiamo buttato le tracce della loro presenza dietro la recinzione e pulito il territorio. Abbiamo celebrato la Pasqua tranquillamente, c’era tanta gente”.
Dopo la notizia sulla cattura della chiesa i membri della comunità religiosa locale della Chiesa ortodossa ucraina cominciavano a radunarsi e hanno chiamato la polizia. Mediate dalle forze dell’ordine, le trattative sono durate per diverse ore.
“All’inizio i risultati non c’erano, ma poi, dopo aver sentito che i fedeli della Chiesa ortodossa ucraina erano pronti ad accamparsi per fare la guardia giorno e notte, hanno finalmente accettato la proposta della polizia e hanno ritirato la gente della “COinU” dalla chiesa”, ha riferito l’arciprete Viktor Zemljanoj, direttore del Ufficio della diocesi di Sarny per la risoluzione dei conflitti interconfessionali.
A seguito delle trattative, la chiesa è stata sigillata, i poliziotti hanno preso le chiavi in custodia, assumendone la responsabilità fino alla decisione del tribunale.
Ora la comunità religiosa della Chiesa canonica è costretta a celebrare gli uffici liturgici nella canonica, inoltre, lungo il giorno farà i moleben all’aperto sul territorio della sua chiesa.
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Il conflitto attorno alla chiesa a Zabolotje dura sin dal 2019. Nel frattempo gli attivisti locali della “COinU” guidati da Ivan Mel’nik, organizzatore del “passaggio” nella neocreata struttura scismatica, hanno convocato la riunione della comunità territoriale ben tre volte. “La terza volta, sapendo che i fedeli della Chiesa ortodossa ucraina nel villaggio sono numerosi, mentre gli scismatici sono soltanto 30, la riunione è stata fatta senza noi”, ha raccontato l’abitante di Zabolotje Margarita, “Proprio dopo quella riunione hanno falsificato i documenti e riregistrato la nostra comunità”.
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