Un congresso dei rappresentanti delle chiese catturate ha avuto luogo nella Lavra delle Grotte di Kyiv
Il 22 febbraio 2021 nella Lavra delle Grotte di Kyiv “Uspenskaja” (della Dormizione della Madre di Dio) ha avuto luogo un congesso dei rappresentanti delle chiese catturate della Chiesa ortodossa ucraina. Vi hanno partecipato 338 chierici e laici dalle 14 provincie dell’Ucraina particolarmente colpiti dagli attacchi degli aderenti della “COinU” (Chiesa ortodossa in Ucraina).
Il congresso è cominciato con un moleben per l’inizio di ogni affare buono e in sostegno dei fedeli che vengono preseguitati dagli scismatici.
Sulla benedizione di Sua Beatitudine il Metropolita Onufrij di Kyiv e di tutta l’Ucraina, il foro è stato presieduto dal Direttore del Dipartimento amministrativo della Chiesa ortodossa ucraina il Metropolita Antonij di Borispil e Brovary, il quale ha trasmesso ai partecipanti la benedizione e ha letto il messaggio di Sua Beatitudine. “Mi auspico che ci guidino in futuro le parole di San Giovanni Crisostomo: “La Chiesa non è mura né tetto, ma la fede e la vita. Non abbandonarla perché non c’è niente più forte della Chiesa. La tua speranza è la Chiesa, il tuo asilo è la Chiesa”. Che il Signore Misericordioso benedica questa riunione e ci aiuti tutti a lavorare fruttuosamente per la gloria della nostra Chiesa ortodossa ucraina e per il bene del nostro popolo ucraino” , – dice il messaggio di Sua Beatitudine il Metropolita Onufrij.
Il Primate della Chiesa ortodossa ucraina ha sottolineato: “Oggi diverse e numerose forze ci spingono al compromesso con la nostra coscienza e al riconoscimento di ciò che solo a parole è legato alla vera fede. Ma può esserci Dio dove trasgrediscono i canoni e sostengono lo scisma? Possono i sacramenti essere validi nelle chiese catturate con forza, con l’effusione del sangue, con la disperazione e il dolore di molti? È presente la grazia di Dio laddove regnano la menzogna, la violenza e l’aggressione verso i vicini? Le risposte oneste a queste domande mettono tutto a posto e spiegano indubbiamente perché, sullo sfondo delle dichiarazioni provocatorie delle nuove “onde” di così detti passaggi, i credenti rimangono fedeli al Signore e alla Sua Santa Chiesa”.
Dopo il Metropolita Antonij di Borispil e Brovary si è rivolto ai chierici e ai fedeli con le parole di sostegno e li ha informati del lavoro della Chiesa per la difesa dei diritti e delle libertà religiosi.
Il presidente del Dipartimento sinodale giuridico della Chiesa ortodossa ucraina l’arciprete Aleksandr Bachov ha raccontato della corrente situazione di violazione dei diritti e della difesa dei fedeli della Chiesa canonica.
In seguito, i rappresentanti delle diocesi hanno condiviso le storie della vita delle loro parrocchie. Il vice-presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesistiche esterne della Chiesa ortodossa ucraina l’arciprete Nikolaj Danilevich ha fatto il moderatore. Per i primi hanno preso la parola i fedeli della parrocchia dell’Arcistratega di Dio Michele del villaggio bucovino Zadubrovka.
Una fedele della Chiesa ortodossa ucraina dal villaggio Ptyce della Provincia di Rivne ha sottolineato che in sei anni in cui la loro chiesa viene attaccata neanche un membro della comunità parrocchiale è passato dagli scismatici.
Il parrocco della chiesa di San Giorgio del villaggio Katerinivka della Provincia di Ternopil l’arciprete Sergij Gladun ha raccontato che dopo la cattura della chiesa la fede della gente è diventata ancora più forte e la comunità ancora più numerosa.
Il parrocco della comunità dell’Ascensione del Signore del villaggio Olenivka della diocesi di Nizhin il sacerdote Aleksandr Gladizh ha condiviso le sue preoccupazioni della situazione di cattura violenta da parte dei rappresentanti della neocreata struttura “CoinU” e ha raccontato della nuova chiesa che è stata costruita dai parrocchiani alle loro spese.
Dopo i discorsi dei rappresentanti delle diocesi, i partecipanti del congresso hanno approvato l’appello al Presidente dell’Ucraina V. A. Zelenskij, al primo ministro D. A. Shmygal, allo speaker del Consiglio supremo dell’Ucraina D. A. Razumkov e ai deputati di quest’organo legislativo.
Alla fine della seduta i fedeli della Chiesa ortodossa ucraina hanno registrato il video appello al Presidente dell’Ucraina e alle altre autorità con la richiesta di difendere i loro diritti, e si sono rivolti anche alle Chiese ortodosse autocefali con un appello di sostegno.
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Secondo il presidente del Dipartimento giuridico della Chiesa ortodossa ucraina finora sono registrati ca. 500 casi della cattura o della riregistrazione illecita delle comunità della Chiesa ortodossa ucraina. “Abbiamo iniziato ca. 400 cause legali per la difesa dei nostri diritti; inoltre, sono stati aperti ca. 250 procedimenti penali in occasione degli atti illeciti mirati alla cattura delle chiese e alla riregistrazione illecita delle comunità della Chiesa ortodossa ucraina”, - ha detto l’arciprete Aleksandr Bachov.