Visita alla Cattedrale di Sendai
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Il 15 settembre 2012 Sua Santità il Patriarca Kirill, in visita alla Chiesa Ortodossa Autonoma Giapponese dal 14 al 18 settembre, è arrivato nella città di Sendai, a nord di Tokyo, sull'isola di Honshu. Nella Chiesa dell'Annunciazione, cattedrale della diocesi di Sendai, Sua Santità ha fatto una preghiera a San Nicola del Giappone. Durante il servizio hanno pregato l'arcivescovo Serafim di Sendai, il clero della Chiesa giapponese, i membri della delegazione della Chiesa ortodossa russa che accompagnano il Patriarca, l’ambasciatore della Federazione Russa in Giappone E.V. Afanasiev.
"È passato un anno e mezzo dal disastroso terremoto, ma sembra ieri - ha detto l'arcivescovo della diocesi di Sendai. - Abbiamo sofferto enormi perdite, abbiamo subito ingenti danni, questa sofferenza non potrà mai essere dimenticata. Come sapete, circa trentamila persone sono morte nel disastro, molti hanno perso non solo la casa, ma anche il lavoro, sembrava avessero perso ogni speranza. Non appena è accaduto il disastro, Lei, Santità, si è rivolto a noi con le parole di un padre. Le sue parole ci hanno dato forza e fiducia per rialzarci e andare avanti".
"Da parte mia, di tutto il clero e dei fedeli della diocesi voglio ancora e ancora ringraziare per l'aiuto - ha proseguito l'arcivescovo Serafim. – Grazie alla sua iniziativa, la Chiesa ortodossa russa ha raccolto le donazioni dei credenti russi. Per noi questo è stato di grande aiuto".
"Questo disastro ci ha insegnato molto", ha detto il vescovo, ricordando che lo sforzo di aiutare i bisognosi ha rafforzato i rapporti e i legami spirituali tra i credenti russi e giapponesi, tra estranei. "Così ci unisce l’amore di Cristo", ha testimoniato il gerarca giapponese, chiedendo a Sua Santità il Patriarca Kirill di pregare per il popolo giapponese.
In risposta, il Patriarca di Mosca e tutta la Russia Kirill ha detto che Sendai ha un significato speciale per l’Ortodossia giapponese: è attraverso questa città che la fede ortodossa è arrivata nella più grande isola giapponese di Honshu dall’isola settentrionale di Hokkaido, dove San Nicola, illuminando il suo gregge giapponese, ha creato diverse comunità cristiane. "La storia della fede ortodossa a Sendai è associata al nome di Paolo Sawabe, discepolo e compagno di San Nicola, il primo giapponese ad essere ordinato sacerdote ortodosso - ha detto Sua Santità. – In questa città, i primi cristiani giapponesi sono stati perseguitati ed hanno rivelato la loro fermezza nella fede, l’intransigenza, e il desiderio di seguire la via della salvezza, che è stata aperta per loro dal Signore attraverso San Nicola".
Come sottolineato dal Patriarca Kirill, la storia di questo tempio porta anche i segni del dolore che ha colpito gli abitanti di Sendai: "Costruita con gli sforzi dell'arcivescovo Nicola, dei suoi collaboratori, la cattedrale dell'Annunciazione, come sappiamo, è stata distrutta alla fine della Seconda Guerra Mondiale e poi è stata ricostruita con gli sforzi dei vostri genitori. Forse siete tra coloro che hanno partecipato alla grande rinascita della cattedrale dell'Annunciazione a Sendai".
Il Primate della Chiesa ortodossa russa ha condiviso i ricordi della visita al tempio di Sendai nel mese di settembre 2008: "Noi, insieme con l'arcivescovo Serafim siamo venuti qui di notte per pregare, ho visto uno splendido tempio ristrutturato e ho gioito con l’arcivescovo Serafim del successo di questo lavoro. Abbiamo camminato per le strade di Sendai ... ho visto una città moderna, la gente felice, e non c'erano i segni del disastro che avrebbe colpito tutti voi l'anno scorso".
Le terribili immagini della devastazione dopo il terremoto e lo tsunami, diffuse in tutto il mondo hanno letteralmente scosso il popolo russo. "Avete dato un meraviglioso esempio a voi stessi e al mondo intero di come è possibile affrontare e superare un grande pericolo - ha detto Sua Santità. - In momenti simili è importante pensare non solo a se stessi ma anche agli altri, è l'unico modo per salvarsi".
Rivolgendosi alla comunità, i cui parenti hanno sofferto o sono stati vittime di questa tragedia, Sua Santità ha detto: "Vorrei esprimere il nostro più profondo cordoglio per il dolore che vi ha colpiti e dire grazie a Dio per avervi dato coraggio e forza".
"Sì, quello che è accaduto in Giappone ha causato dolore nel cuore del popolo russo – ha continuato Sua Santità. – Spesso i mezzi di comunicazione ci informano sulla sofferenza umana in tutto il mondo, ma non ricordo una risposta forte, un sentimento reciproco come in quei momenti".
Il Primate della Chiesa ortodossa russa ha detto che il popolo russo in quei giorni ha provato dolore per le vittime e ha desiderato stare vicino ai giapponesi. "Mi auguro che nella società giapponese ci sia una risposta simile per i fratelli e le sorelle russe. Prego che questa empatia collettiva aiuti i nostri popoli a vivere in pace e amicizia, sapendo che siamo vicini gli uni agli altri già per il semplice motivo che siamo vicini di casa. E che il Signore ci aiuti a rafforzare i legami di amicizia e di buon vicinato", ha detto il Patriarca invitando tutti i fedeli presenti nel tempio a pregare Dio.
In ricordo della visita alla Cattedrale dell'Annunciazione di Sendai, il Patriarca di Mosca e di tutta la Russia Kirill ha presentato in dono un'icona della Madre di Dio di Kazan, ricordando a tutti: "Pregate per voi stessi, per i vostri cari, per il vostro popolo. Ricordate nelle vostre preghiere il Patriarca, che ha bisogno del vostro sostegno spirituale".
Rivolgendosi al vescovo Serafim, Sua Santità si è congratulato per la sua elevazione al rango di arcivescovo e lo ha ringraziato per lo zelo pastorale con cui ha assunto la responsabilità per il restauro delle chiese della diocesi di Sendai dopo lo tsunami e il terremoto. Sua Santità ha offerto in dono al vescovo Serafino di Sendai una Santa Panagia.
Poi sono stati consegnati i certificati per il rilascio degli utensili liturgici prodotti dall’impresa artistica "Sofrino" per le parrocchie della diocesi di Sendai, colpite dal terremoto e dallo tsunami.
"Che Dio vi protegga tutti, miei cari, e mantenete la fede ortodossa, educate i vostri figli e nipoti; mettete in pratica nella vostra vita le opere e le parole di San Nicola, arcivescovo del Giappone", ha detto in conclusione il Patriarca di Mosca e di tutta la Russia Kirill.
A tutti i credenti che in questo giorno erano presenti nel tempio sono state consegnate piccole icone di San Nicola, uguale agli Apostoli, missionario del Giappone.
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La predicazione dell’Ortodossia a Sendai è iniziata nel 1869. Dal 1872, la comunità ortodossa della città è stata guidata da Paolo Sawabe, che presto divenne il primo sacerdote ortodosso giapponese. La prima chiesa provvisoria è stata consacrata nel 1873. Nel 1892, con l’opera di San Nicola fu costruito il tempio in pietra, mentre le icone, le campane e gli utensili furono donati dal monastero russo di San Panteleimon del Monte Athos e da altri Paesi.
Nel corso di un raid aereo su Sendai il 9 luglio 1945, il tempio, la casa del clero e la sala riunioni furono completamente distrutti. Gli utensili sono stati tenuti in un rifugio antiaereo. La chiesa provvisoria fu organizzata nel mese di dicembre 1945. Grazie agli sforzi della comunità, in dieci anni fu costruita una nuova chiesa, consacrata nel mese di aprile 1959. Nel 1998, la chiesa è stata completamente ristrutturata e riconsacrata il 13 dicembre 1998.
Dal 15 gennaio 2000 la cattedrale dell'Annunciazione è la sede del vescovo della diocesi del Giappone orientale, l'arcivescovo Serafim di Sendai. Nella diocesi di Sendai oggi ci sono 32 parrocchie, che costituiscono quasi il 50% di tutte le parrocchie della Chiesa Ortodossa Autonoma giapponese.