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Concelebrazione dei due Patriarchi

Concelebrazione dei due Patriarchi

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Il 22 gennaio 2013, nel giorno della festa di San Filippo di Mosca, il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill e Sua Santità e Beatitudine il Catholicos-Patriarca di tutta la Georgia Ilia II hanno celebrato la Divina Liturgia e il moleben a San Filippo nella cattedrale della Dormizione del Cremlino di Mosca.

Con i Primati delle due Chiese hanno concelebrato i seguenti presuli del Patriarcato di Mosca: il metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, l’arcivescovo Arsenij d'Istra e l’arcivescovo Mark di Yegoryevsk, capo dell'Ufficio per le istituzioni estere del Patriarcato di Mosca. Da parte della Chiesa Georgiana concelebravano: il metropolita Nikolaj di Akhalkalaki e Kumurdoj, vicario del Catholicos-Patriarca, il metropolita Feodor di Akhaltsikhe e Tao-Klardjeti, il metropolita Dimitri di Batumi e Laz, il metropolita Gerasim di Zugdidi e Tsaishsky, presidente del Dipartimento esteri della Chiesa Ortodossa Georgiana. Alla concelebrazione ha inoltre parteciapto il rappresentante del Patriarca di Antiochia e di tutto l'Oriente presso il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’, arcivescovo Nifon di Filippopoli.

Tra i concelebranti c’erano inoltre il segretario del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’a Mosca, arciprete Vladimir Divakov, il rettore dell'Accademia Teologica di Tblisi, protopresbitero Georgij Zviadadze, il vice presidente del Dipartimento per le relaizoni esterne della Chiesa Russa, arciprete Nikolaj Balashov, l’archimandrita David (Chincharauli), l’archimandrita Vakhtang (Liparteliani), il segretario del consiglio Patriarcale per la cultura, archimandrita Tikhon (Shevkunov), diversi chierici della città di Mosca.

Durante il servizio hanno cantato il coro del monastero Sretenskij di Mosca e il coro Patriarcale della Chiesa Ortodossa Georgiana.

Erano presenti nella chiesa il presidente della Repubblica del Libano, generale Michel Suleiman, il presidente delle "Ferrovie Russe" V.I. Yakunin, il commissario del Presidente della Federazione Russa per i diritti del fanciullo P.A. Astakhov, il capo di Stato medico sanitario della Federazione Russa G.G. Onishchenko, il presidente della Fondazione Internazionale per l'Unità dei Popoli Ortodossi, professor V.A. Alekseev.

Al termine della Divina Liturgia, i Primati delle Chiese Russa e Georgiana hanno celebrato un moleben (preghiera di commemorazione) presso l’arca contenente le reliquie di San Filippo di Mosca.

Poi Sua Santità il Patriarca Kirill si è rivolto ai fedeli con un sermone dedicato a San Filippo, metropolita di Mosca.

Sua Santità si è anche congratulato con i vincitori del premio "Per l’impegno nel rafforzare l'unità dei popoli ortodossi. Per la promozione e il consolidamento dei valori cristiani nella società", dedicato al Patriarca Alessio II. La cerimonia di premiazione si è svolta il 21 gennaio nella Sala dei Concili della cattedrale di Cristo Salvatore.

"Oggi è un giorno speciale per noi: stiamo celebrando in questo tempio insieme a Sua Santità e Beatitudine il Catholicos-Patriarca di tutta la Georgia Ilia, in occasione dell’attribuzione a lui del premio della Fondazione Internazionale per l'Unità dei Popoli Ortodossi - ha detto il Primate della Chiesa Ortodossa Russa. – Questa fondazione premia il ruolo particolare, svolto da persone provenienti da Paesi diversi e in posizioni diverse, nel promuovere i valori cristiani di pace tra i popoli e contribuire all'unità, in particolare, dei popoli ortodossi. Santità e Beatitudine, siate il benvenuto".

Il Patriarca Kirill ha sottolineato che il premio è stato assegnato per i molti anni di servizio di Sua Santità e Beatitudine il Catholicos-Patriarca di tutta la Georgia: "Nel Vostro ministero molte volte avete dato una testimonianza simile a quella di San Filippo. Come questo santo non ha mai ferito nessuno e non ha fatto dichiarazioni rumorose, ma ha manifestato con semplicità la posizione della Chiesa, così Voi, Santità, nelle circostanze politiche difficili della formazione dello Stato indipendente della Georgia, non siete entrato in conflitto con le autorità, né con il popolo, ma avete saputo esprimere simbolicamente e con la Vostra parola la verità di Dio. Gli ortodossi georgiani ascoltano la Vostra mite voce e, forse grazie a Voi e alla Chiesa Georgiana, la società non è scivolata in una guerra civile e in conflitti, ma ha avuto la forza di mantenere la libertà interiore da ogni coercizione e ogni ingiustizia. Siamo molto lieti di ciò che sta accadendo in Georgia, e nutriamo  la speranza che, a seguito del cambiamento politico, cambino anche le relazioni tra i due Paesi e popoli fraterni. Da questo pulpito storico posso testimoniare che in questo cambiamento c’è il Vostro grande contributo, Santità e Beatitudine, quello dei vostri vescovi, del clero e dei fedeli, dei vostri intellettuali e di tutti coloro che ascoltano la voce del loro Patriarca".

Il Patriarca Kirill ha salutato cordialmente il Presidente libanese Michel Suleiman, anche lui vincitore del premio della Fondazione Internazionale per l'Unità dei Popoli ortodossi per l'anno 2012. "Voi, Eccellenza, in qualche modo siete una figura politica unica: siete l'unico cristiano Presidente di un Paese arabo – ha dichiarato il Patriarca Kirill. - La Russia ha storicamente mantenuto buoni rapporti con il mondo arabo, ha sostenuto gli arabi nella loro giusta lotta, tra cui una giusta soluzione nella questione palestinese e molti altri aspetti legati alla vita dei popoli arabi del Nord Africa e del Medio Oriente. Oggi i Paesi arabi attraversano forse il periodo più difficile della loro esistenza storica. Nessuno sa quale sarà l'esito della cosiddetta "primavera araba", ma sappiamo già come questi cambiamenti nella vita dei popoli arabi hanno causato un’enorme perdita di vite umane".

Il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha aggiunto: "Oggi il nostro cuore condivide le sofferenze del popolo siriano, i vostri vicini, con i quali il Libano è unito da stretti legami. In particolare ci sentiamo vicini ai cristiani siriani, che rivendicano il diritto di vivere in democrazia in Siria e che oggi sono uccisi nelle loro case perché sono cristiani. Persone violente fanno irruzione nella case dei cristiani, uccidono i loro abitanti che non hanno armi e scacciano bambini e anziani. La televisione ci trasmette queste immagini orribili della tragedia del popolo siriano. Molti in Siria sono membri della Chiesa Ortodossa Antiochena, sono nostri fratelli e sorelle. Recentemente sono stato in visita in Siria e ho avuto l'opportunità di vedere i loro volti. Come è spaventoso rendersi conto che molti di coloro che hanno pregato con me e con il Patriarca Ignazio, che condiviso la gioia di quell’incontro tra le due Chiese Ortodosse, oggi non vivono più in questo mondo - sono stati uccisi nella terribile guerra che è in atto oggi in Siria".

Nel rilevare la preoccupazione del Presidente del Libano Michel Suleiman per la conservazione dell'unità della società libanese, Sua Santità ha detto: "Certo, questa è la Vostra principale responsabilità come Presidente. Ma al tempo stesso, come cristiano, Voi sostenete l’importanza dei principi morali cristiani nella vita e nella politica”.

Rivolgendosi ad un altro vincitore del premio della Fondazione Internazionale per l’Unità dei Popoli ortodossi, V.I. Yakunin, il Primate della Chiesa Ortodossa Russa ha detto che egli è ben noto in Russia e all'estero per le sue diverse attività nel campo della carità, per il contributo allo sviluppo di programmi umanitari. VI Yakunin è presidente della Fondazione S. Andrea e del Centro di Gloria Nazionale della Russia. Una delle iniziative che vede la partecipazione attiva di V.I. Yakunin è il forum "Dialogo delle Civiltà", che mira a stabilire il dialogo culturale con rappresentanti di varie nazionalità. “Nell’era della globalizzazione, quando tutto è mescolato, quando vi è il pericolo di distruzione delle tradizioni nazionali e religiose, il Vostro lavoro, V.I.Yakunin , ha un significato molto particolare," - ha affermato Sua Santità.

Su richiesta del Patriarcato Georgiano, il Primate della Chiesa Ortodossa Russa ha dato a Sua Santità e Beatitudine il Catholicos-Patriarca di tutta la Georgia Ilia una teca contenente una particella delle reliquie del santo principe Alexander Nevskij, affinché "i fedeli della Chiesa Georgiana possano pregare per la terra Russa e la terra Georgiana, per i nostri popoli, in modo che le preghiere al Signore rafforzino le relazioni tra i nostri Paesi e i nostri popoli".

In risposta, il Primate della Chiesa Ortodossa Georgiana ha espresso la sua gioia per aver potuto celebrare la Divina Liturgia con il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill nell’antica cattedrale della Dormizione.

Parlando delle complesse vicende degli ultimi decenni, che hanno influenzato negativamente le relazioni tra Russia e Georgia, Sua Santità e Beatitudine il Catholicos Patriarca Ilia II ha testimoniato che l'unico modo per mantenere le relazioni tra i due Paesi sono i buoni e fraterni rapporti tra le Chiese Ortodosse Russa e Georgiana. "Ringraziamo il Signore che ci ha chiamati a questa unità", ha aggiunto.

Il Primate della Chiesa Ortodossa Georgiana ha offerto al Patriarca Kirill, in memoria del servizio comune, un’icona della Madre di Dio di Iviron e un'immagine di Santa Nino, sottolineando che 68 anni fa, proprio nel giorno della memoria liturgica di questa santa, è terminato l’assedio di Leningrado. "Santità, molti anni a Voi! La misericordia di Dio benedica Voi, la Vostra Chiesa e i credenti", ha augurato Sua Beatitudine il Catholicos-Patriarca della Georgia Ilia.

Il Patriarca Kirill ha ringraziato per i doni, dicendo: "Nel giorno della memoria di Santa Nino, il 27 gennaio, è stato tolto il blocco di Leningrado, e poco dopo questo evento, io sono nato nella città sulla Neva. Il 27 gennaio 2009, giorno della festa di Santa Nino, uguale agli Apostoli, sono stato eletto al trono Patriarcale di Mosca. Quindi, per me, il ricordo della santa è associato a eventi molto importanti che riguardano la vita dei miei genitori, sopravvissuti all'assedio di Leningrado, e la mia, come l'elezione al trono Patriarcale, che è l'evento più importante della mia vita. Vi ringrazio, Santità, per questi doni. Saranno ben custiditi, e dinanzi ad essi offrirò le mie preghiere, sia per la Chiesa Georgiana che per la Chiesa Russa e la città di San Pietro, chiederò che attraverso le preghiere a Santa Nino il Signore mi illumini nel mio ministero".

Successivamente, nelle sale Patriarcali del Cremlino è stato tenuto un pasto fraterno, al quale, in particolare, hanno partecipato i Primati delle Chiese Ortodosse Russa e Georgiana, i vincitori del premio della Fondazione Internazionale per l'Unità dei Popoli Ortodossi, i presuli ortodossi, il clero, gli ospiti illustri.

Durante il pasto, nel rivolgere un saluto al Patriarca Kirill, Sua Santità e Beatitudine il Catholicos-Patriarca Ilia II lo ha invitato a visitare la Georgia. Il Primate della Chiesa Ortodossa Russa ha accettato l'invito con gratitudine.

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