Convegno internazionale a Mosca
Si è svolto il 13 dicembre 2013 nella capitale russa il convegno internazionale «Religioni e mondo» sul tema «Stato e Religione. Modelli di convivenza e esperienza di interazione nello spazio pubblico». L'evento è stato organizzato dal Dipartimento di cooperazione interregionale, politiche nazionali e relazioni con le organizzazioni religiose di Mosca.
Al forum hanno partecipato oltre 400 persone: rappresentanti delle maggiori religioni, esperti nel campo delle relazioni interreligiose in Russia, Europa e Stati Uniti, personalità dello Stato e pubbliche, rappresentanti del potere legislativo ed esecutivo delle 40 regioni russe, studiosi di spicco e rappresentanti dei media.
Dalla Chiesa ortodossa russa hanno preso parte al forum il presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca (Decr), metropolita Hilarion di Volokolamsk, il presidente del Dipartimento sinodale per la carità della Chiesa e il servizio sociale, vescovo Panteleimon di Nut-Zuevsky, il presidente del Dipartimento sinodale per le relazioni tra la Chiesa e la società, arciprete Vsevolod Chaplin, il presidente del Dipartimento sinodale per l'informazione V.R. Legojda.
Tra i partecipanti c’erano anche il direttore dell'Istituto di diritto costituzionale europeo presso l'Università di Trier e responsabile dell'Istituto evangelico di diritto canonico presso l'Università di Potsdam Gerhard Robbers, il professore di diritto presso l'Università di Milano e membro dell'Istituto Europeo di Scienze Religiose e del Consiglio degli esperti dell'Associazione internazionale per la libertà religiosa Silvio Ferrari, il direttore dell'Istituto per i rapporti Chiesa-Stato della Repubblica slovacca Michaela Moravchikova, il presidente dell'Istituto di religione e politica Alexander Ignatenko, il vicecapo del Centro studi «La religione nella società contemporanea» dell’Istituto di Sociologia Marina Mchedlova, ed altri.
Prima del convegno, il metropolita Hilarion ha avuto un incontro con il capo del Dipartimento di cooperazione interregionale, politiche nazionali e relazioni con le organizzazioni religiose di Mosca Y. Artyukh, durante il quale le due parti hanno scambiato opinioni sulla situazione nel campo delle relazioni interreligiose nella capitale russa.
Y. Artyukh ha aperto il forum leggendo il saluto del sindaco di Mosca S. Sobyanin. Il sindaco della capitale, in particolare, ha dichiarato: «Mosca è una città con una popolazione composta da seguaci di differenti tradizioni religiose, ma nonostante tutte le differenze esistenti, ci sono i presupposti per la comprensione e l'interazione. Essi sono il senso di appartenenza al Paese, l'unità dei valori morali e la responsabilità per quello che accade nel Paese». Il sindaco ha espresso fiducia che nel corso del dibattito si costituisca la base per una cooperazione produttiva tra le organizzazioni religiose e le autorità al fine di rafforzare i fondamenti spirituali e morali della società, mantenere la pace interreligiosa e la lotta contro l'estremismo.
Il metropolita Hilarion ha rivolto ai partecipanti del forum un saluto a nome di Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill. «Sua Santità non è solo il Primate della Chiesa ortodossa russa, ma anche il vescovo della città di Mosca, e così ha a cuore tutto ciò che accade nella nostra città e, naturalmente, presta particolare attenzione all'interazione tra i membri dei diversi gruppi e tradizioni religiose, che sono residenti in questa città, abitata da milioni di persone», ha detto.
Il presidente del Decr ha espresso la speranza che il forum «Religioni e mondo» sia il primo ma non l'ultimo di una serie di riunioni di esperti per aiutare a risolvere i problemi di cooperazione e convivenza interreligiosa, per aumentare il livello di istruzione in materia religiosa e promuovere la pace e l'armonia nella società.
A nome del Mufti Ravil Gaynutdin, presidente del Consiglio dei Mufti della Russia, ha rivolto i saluti al pubblico il suo vice Rushan Hazrat Abbyasov.
Poi è stata la volta del presidente dell’Unione Russa dei cristiani evangelici, S. Ryahovsky, che ha rivolto il suo saluto ai partecipanti al forum.
Il capo del dipartimento della Federazione delle Comunità ebraiche della Russia per la cooperazione con le Forze Armate, le Forze dell'Ordine e il Ministero delle Emergenze, rabbino Aaron Gurevich, ha rivolto i saluti a nome del rabbino capo di Russia Berel Lazar.
Il rappresentante permanente e capo del Sangha tradizionale buddista di Russia (BTSR), sandjay lama Andrej Balzhirov ha trasmesso gli auguri del capo dei BTSR, Khambo Lama Damba Ayusheev.
Poi è iniziata la sessione plenaria dedicata al tema «Le radici del sistema dei valori. Religione, etnia, nazionalità, identità dell'uomo moderno». Il metropolita Hilarion ha tenuto una relazione sul tema «Il Cristianesimo nell’Europa contemporanea: una nuova realtà».
Alla sessione plenaria sono intervenuti anche il professore di diritto presso l'Università di Milano e membro dell'Istituto Europeo di Scienze Religiose e del Consiglio degli esperti dell'Associazione internazionale per la libertà religiosa Silvio Ferrari, il presidente del Dipartimento sinodale per l’informazione del Patriarcato di Mosca V.R. Legojda, il vicepresidente del Consiglio dei Mufti della Russia Rushan Hazrat Abbyasov, il presidente del Dipartimento sinodale per i rapporti tra Chiesa e società del Patriarcato di Mosca, arciprete Vsevolod Chaplin, e il coordinatore del servizio indipendente di ricerca «Sreda» A.Y. Bagrina.
Il forum ha continuato il suo lavoro con sessioni di esperti sul tema «Stato e religione. Forme di convivenza sociali, politiche, giuridiche», «Il partenariato sociale tra Stato e religione. Aspetti della cooperazione, forme di sostegno finanziario, estensione di programmi comuni» e «Le sfide della modernità: la crisi della tolleranza e l’estremismo sotto slogan religiosi».
Successivamente, in un'intervista con i giornalisti, il metropolita Hilarion ha espresso la sua opinione sull'evento, affermando: «Negli ultimi vent’anni ci sono stati molti di questi forum in varie città della Russia, ma a Mosca è il primo di questi forum, che è organizzato dal governo della capitale. Mosca è una città che conta milioni di abitanti, vivono in essa i rappresentanti di diverse tradizioni religiose e parlare del sistema di valori su cui edificare la nostra vita è un’iniziativa di grande attualità e molto giusta. Qualsiasi incontro contribuisce al consolidamento del nostro popolo, ci rende consapevoli del fatto che noi non viviamo solo in una casa comune, ma siamo direttamente responsabili della sua integrità e della sua sicurezza. In questo senso, questo tipo di forum è molto utile e necessario perché ci aiuta a proteggere la nostra casa e a capire che la società deve preservare la pace e l'armonia».
Parlando dei problemi attuali della società, il metropolita Hilarion ha dichiarato: «Noi siamo, per così dire, a un bivio: una strada conduce alla salvezza, l'altra alla morte. Nell’Antico Testamento Dio, rivolgendosi al popolo ebraico, ha detto: «Io pongo dinanzi a te due vie: la via della benedizione e quella della maledizione, la via della vita e quella della morte. Scegli dunque la vita perché possa vivere tu e la tua discendenza» (Dt. 30,19). La via della vita è quella che offre la religione tradizionale, e la via della morte è nella società laicista moderna. Nella moderna ideologia secolare domina il relativismo morale, cioè, l'idea che non esistono valori morali assoluti, essi sono relativi».
Un esempio è il nuovo concetto di famiglia che si sta sviluppando in Europa, con le unioni delle persone dello stesso sesso e la possibilità da parte di queste di adottare bambini. Naturalmente, non possiamo essere d'accordo con un tale paradigma morale. Credo che le religioni nel nostro Paese debbano lavorare insieme per proteggere la nostra gente e i nostri figli e per permetterci di avere un futuro».
I giornalisti hanno chiesto se per i russi è utile l’esperienza dei teologi stranieri, che partecipano al forum. Il presidente del Decr ha detto: «Penso che la loro esperienza possa essere utile, ma dobbiamo ascoltare attentamente quello che dicono, perché oggi l'Occidente si rivolge a noi con diverse influenze, e dobbiamo fare in modo che l’integrità spirituale e morale del nostro popolo non venga scossa da queste influenze».
«La conoscenza astratta della religione come fenomeno culturale e la fede religiosa sono due cose diverse - ha ricordato il presidente del Decr. - Le persone religiose che vivono in una particolare tradizione religiosa, la conoscono dal di dentro, la amano, e posso ritenersi autorità competenti in fatto di religione, perché essa è parte della loro vita. La storia delle religioni è spesso una scienza astratta, che è nelle mani di persone che non appartengono ad una particolare tradizione religiosa, cioè, esplorano la religione dal di fuori. Il modo di porsi davanti alla religione non può essere superficiale, non deve avere preconcetti, soprattutto se lo studioso sostiene una particolare posizione ideologica. Pertanto, gli studiosi della religione, naturalmente, sono necessari, ma noi dobbiamo valutare attentamente i loro consigli; è importante capire che la risposta competente a una domanda su una particolare tradizione religiosa può darla solo un rappresentante di questa tradizione. Non necessariamente un sacerdote, può essere un laico, ma in ogni caso una persona che, per così dire, pratica la religione, non la conosce solo dai libri o dalle statistiche».
Rispondendo alle domande dei giornalisti, il metropolita Hilarion ha parlato degli sforzi comuni delle varie tradizioni religiose per aiutare a mantenere la pace nelle regioni multietniche. «Penso che il sostegno che il Governo oggi dà a tutte le religioni tradizionali del nostro Paese è molto necessario e richiesto, perché le tradizioni religiose sono oggi un potente deterrente e allo stesso tempo un potente fattore di consolidamento: da un lato, impediscono la nascita e lo sviluppo di situazioni di conflitto, e dall'altro insegnano alle persone a vivere in pace e armonia».
Rispondendo alla domanda su quali iniziative socialmente rilevanti possono unire i rappresentanti delle religioni tradizionali, il metropolita Hilarion ha osservato che il lavoro comune in ambito sociale, naturalmente, unisce i rappresentanti di diverse tradizioni religiose: «Ciò è accaduto nelle catastrofi naturali che hanno colpito il nostro Paese negli ultimi anni. Le persone hanno lavorato insieme, hanno aiutato le vittime indipendentemente dalla loro appartenenza a una fede religiosa o a una Chiesa. L'assistenza fornita dalla Chiesa ortodossa russa non era diretta soltanto verso gli ortodossi, ma era rivolta a tutti i bisognosi».
Il metropolita ha poi sottolineato che «anche quando tutto per noi va bene, non dobbiamo dimenticare che siamo responsabili della nostra casa comune e quindi dobbiamo essere in grado di lavorare insieme per il bene comune».