Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca
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Appello del Patriarca Kirill all’ONU, Consiglio d’Europa e OSCE
Il 18 agosto 2014, Sua Santità il Patriarca di Mosca e tutta la Rus’ Kirill ha rivolto alle Nazioni Unite (ONU), al Consiglio d'Europa e all'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) un appello riguardante i numerosi casi di gravi violazioni dei diritti di ecclesiastici e fedeli della Chiesa Ortodossa Ucraina nel contesto del conflitto armato nel sud-est del Paese.
Sua Santità il Patriarca ha espresso alle istituzioni internazionali la grave preoccupazione della Chiesa ortodossa russa per i tentativi, da parte di uniati e scismatici, di nuocere alla Chiesa ortodossa canonica in Ucraina, approfittando della difficile situazione derivante dalle operazioni militari nel sud-est del Paese.
Nella sua lettera, il Primate della Chiesa ortodossa russa riferisce la tragica morte di diversi ecclesiastici della Chiesa ortodossa, vittime del conflitto armato in corso in Ucraina, e richiama l'attenzione dei responsabili delle organizzazioni internazionali sui gravissimi casi di violenza contro il clero ortodosso, e sulle continue molestie e intimidazioni di ecclesiastici. Il Patriarca mette in rilievo il pesante danno materiale causato alle chiese e ai monasteri della Chiesa ortodossa ucraina che all'epoca del conflitto armato hanno rappresentato l'ultimo rifugio per diverse migliaia di sfollati.
Il testo del Patriarca Kirill esprime la speranza che le alte organizzazioni internazionali non restino indifferenti di fronte ai problemi della Chiesa ortodossa ucraina, che è la più grande organizzazione religiosa del Paese e che, non schierandosi con nessuna delle parti in conflitto, continua in queste difficili circostanze ad esercitare la cura pastorale di milioni di credenti. Il Primate della Chiesa ortodossa russa chiede ai responsabili dell’ONU, OSCE e del Consiglio d'Europa di levare la propria voce autorevole in difesa dei cristiani ortodossi dell'Ucraina orientale.
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