Cerimonia in memoria dei soldati sovietici
Il 13 febbraio 2016, nel terzo giorno della sua visita a Cuba, Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha deposto una corona di fiori al monumento in onore dei soldati sovietici internazionalisti a L'Avana.
Il memoriale è stato realizzato con il sostegno di Fidel Castro nel 1978, nel 60° anniversario delle Forze Armate dell'URSS. Sul territorio del memoriale sono sepolti i resti di 68 esperti militari - soldati e ufficiali sovietici che sono morti a Cuba nel 1962-1964, compresi anche i soccorritori delle persone durante la forte tempesta tropicale «Flora» nell'autunno del 1963.
Alla cerimonia hanno partecipato il capo del Dipartimento per gli affari religiosi del Comitato centrale del Partito Comunista della Repubblica di Cuba, Caridad Diego Bello, e altri rappresentanti del Governo cubano, l’addetto militare navale e aereo presso l’Ambasciata della Federazione Russa a Cuba, colonnello M.V. Gurtovoiy, il più anziano del gruppo di alto livello di esperti militari russi nella Repubblica di Cuba, vice-ammiraglio L.V. Sukhanov, oltre ai membri della delegazione ufficiale della Chiesa ortodossa russa: il presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, metropolita Hilarion di Volokolamsk, l’amministratore delegato della Chiesa ortodossa ucraina, metropolita Antonij di Boryspil e Brovary, il capo della Segreteria amministrativa del Patriarcato di Mosca, vescovo Sergij di Solnechnogorsk, il vescovo Kallistrat di Gornoaltaisk e Chemal’, il responsabile della Segreteria del Patriarcato di Mosca per le istituzioni all’estero, vescovo Antonij di Bogorodsk, il vicepresidente del Decr, archimandrita Filaret (Bulekov), il capo del Servizio di protocollo del Patriarca, arciprete Andrej Milkin, il capo del Servizio stampa del Patriarca Mosca e di tutta la Rus’, sacerdote Aleksandr Volkov.
È stata cantata «Eterna Memoria» «ai soldati della nostra Patria, che hanno dato la vita per il proprio Paese e per il suo popolo».
Poi Sua Santità il Patriarca Kirill ha visitato il Centro di riabilitazione per bambini «Solidarietà con Panama» alla periferia della capitale L'Avana.
Lo stesso giorno nella sala delle cerimonie del Palazzo della Rivoluzione a L'Avana è stato conferito a Sua Santità il Patriarca Kirill uno dei più alti riconoscimenti dello Stato della Repubblica di Cuba – l’ordine dell’eroe nazionale José Martí.
L’ordine, istituito nel 1972, viene assegnato a cittadini cubani e stranieri, capi di Stato e di governo «per le loro realizzazioni nel campo della pace e dell'umanesimo, per il contributo speciale allo sviluppo dell'istruzione, della cultura, della scienza e dello sport, così come per altissimi meriti nel lavoro creativo». In tempi diversi hanno ricevuto l'ordine di José Martí: Salvador Allende (1972), Nelson Mandela (1991), Hugo Chavez (1999), A.G. Lukashenko (2000), Hú Jǐntāo (2011), V.V. Putin (2014).
All'inizio della cerimonia la guardia d’onore ha innalzato la bandiera nazionale della Repubblica di Cuba e lo stendardo del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’.
Poi è stata annunciata la decisione del Consiglio di Stato della Repubblica di Cuba di assegnare a Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill l'ordine di José Martí; il Presidente del Consiglio di Stato e del Consiglio dei Ministri di Cuba Raúl Castro Ruz ha presentato al Primate della Chiesa russa l’alta onorificenza dello Stato.
Rivolgendosi ai partecipanti alla cerimonia Sua Santità il Patriarca Kirill ha detto:
«Eccellenza, signor Raúl Castro Ruz, Presidente del Consiglio di Stato, Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica di Cuba! Eccellenze, alti rappresentanti del Governo di Cuba! Eminenze e Eccellenze, membri della delegazione del Patriarcato di Mosca!
Vorrei esprimere a Voi personalmente, Eccellenza, e attraverso Voi a tutto il popolo cubano la mia gratitudine per l'apprezzamento delle mie umili fatiche.
Le relazioni tra la Russia e Cuba risalgono a molti anni fa, ma queste relazioni sono diventate speciali nella seconda metà del XX secolo. Sappiamo come disinteressatamente in quel periodo il popolo sovietico è stato vicino al popolo cubano nella sua giusta lotta per l'indipendenza.
Questa particolare esperienza di interazione e cooperazione tra i due popoli è rimasta nella nostra memoria storica. La simpatia per Cuba e per il popolo cubano nel corso degli anni è sempre rimasta nella nostra nazione. Così è mio dovere sostenere questi sentimenti nella nostra società e fare di tutto per garantire che le relazioni tra i nostri Paesi e popoli raggiungano un nuovo e più alto livello di sviluppo.
Ancora una volta grazie per l'alto riconoscimento. Voi avete assegnato questo premio a tutta la Chiesa Russa e in un certo senso al nostro popolo, che conserva una profonda simpatia per il laborioso popolo di Cuba, che ama la libertà. Ricordo lo slogan che nella mia giovinezza veniva spesso pronunciato nelle vie dell'allora Leningrado, quando eravamo visitati da ospiti illustri di Cuba e, soprattutto, dal leggendario leader della Rivoluzione, Fidel Castro Ruz – con queste parole vorrei concludere il mio discorso esprimendo la mia gratitudine a Voi e al popolo di Cuba - Viva Cuba!».
Alla cerimonia di premiazione hanno partecipato l'ambasciatore della Federazione Russa nella Repubblica di Cuba, M.L. Kamynin, e i membri della delegazione ufficiale della Chiesa ortodossa russa.
Al termine della cerimonia è stato dato un ricevimento ufficiale presso il Palazzo della Rivoluzione, organizzato dal governo cubano in onore della visita del Primate della Chiesa ortodossa russa a Cuba.
Lo stesso giorno a L'Avana, il Primate della Chiesa ortodossa russa ha incontrato Fidel Castro e ha avuto una riunione di lavoro con il Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, il cardinale Kurt Koch.
La sera del 13 febbraio Sua Santità il Patriarca Kirill ha visitato il teatro Martí a L'Avana per assistere al concerto del coro di sacerdoti della diocesi di Mosca e dell’Ensemble «Russia» dell’Accademia nazionale russa «Lyudmila Zykina», organizzato in occasione della visita di Sua Santità.
Il concerto è iniziato con l’esecuzione degli inni nazionali della Federazione Russa e della Repubblica di Cuba, e con i canti «Dio è con noi!». All’evento hanno partecipato i rappresentanti del governo e delle istituzioni pubbliche, personalità del mondo della cultura di Cuba, i membri della delegazione della Chiesa ortodossa russa e della missione diplomatica russa.
Gli eventi ufficiali con la partecipazione del Primate della Chiesa ortodossa russa sono trasmessi dalla televisione nazionale di Cuba.