Incontro con il Primate della Chiesa Ortodossa in America
Il 18 novembre 2016, presso la residenza patriarcale nel Monastero stavropigiale di Daniele di Mosca, Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha incontrato Sua Beatitudine il Metropolita di tutta l'America e il Canada Tikhon, che è arrivato nel territorio della Chiesa Russa per partecipare alle celebrazioni del 70° compleanno del Primate della Chiesa ortodossa russa.
Il Metropolita Tikhon era accompagnato dai membri della delegazione: il vescovo Daniel di Santa Rosa, l’archimandrita Gerasim (Eliel), l’arciprete Nazariy Polatayko, l’arcidiacono Iosif Matusiak, il lettore Roman Ostash e il cancelliere del Seminario Teologico ortodosso di San Vladimir a New York, arciprete Chad Hatfield.
Per la Chiesa ortodossa russa hanno preso parte alla riunione il presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca (Decr), metropolita Hilarion di Volokolamsk, l’amministratore delle parrocchie patriarcali negli Stati Uniti, il vescovo Ioann di Naro-Fominsk, il vicepresidente del Decr, arciprete Nikolaj Balashov, il dipendente del Decr D. Petrovsky.
Sua Santità il Patriarca Kirill ha accolto con grande favore l'ospite e ha detto: «Grazie per aver accolto l’invito a pregare insieme con me in occasione di questo anniversario, ne prendo atto».
Sua Santità ha sottolineato l'importanza delle relazioni bilaterali tra la Chiesa ortodossa russa e la Chiesa ortodossa in America. «Le origini storiche di questi buoni rapporti sono collegati con i nomi dei nostri grandi santi comuni - San Tichon, Patriarca di Mosca, San Germano dell'Alaska, Sant’Innocenzo e il santo martire Giovanni Kochurov - ha ricordato Sua Santità. - I loro nomi sono nel calendario di entrambe le nostre Chiese, noi li preghiamo chiedendo di intercedere presso Dio per la prosperità delle Chiese ortodosse d’America e Russa e per la conservazione delle buone relazioni che abbiamo stabilito».
A questo proposito, il Primate della Chiesa ortodossa russa ha ricordato che lo scorso 9 novembre si è tenuta nella città di Kadom (regione di Ryazan) una conferenza dedicata a San Germano dell'Alaska, che è nato in questo luogo. La conferenza ha riunito studiosi e scienziati provenienti da Russia e Stati Uniti.
Durante l'incontro Sua Santità il Patriarca Kirill ha sottolineato l'importanza di mantenere le relazioni bilaterali tra la Rappresentanza della Chiesa ortodossa russa a New York e la Rappresentanza della Chiesa ortodossa in America a Mosca. «Piangiamo la morte prematura di padre Aleksandr, che ha guidato la vostra rappresentanza a Mosca. Egli ha dato un contributo tranquillo, ma molto positivo allo sviluppo delle relazioni tra le nostre due Chiese», ha testimoniato Sua Santità.
Sua Santità il Patriarca ha anche osservato che la Chiesa ortodossa russa accoglie volentieri i pellegrini dall'America. «Crediamo che la visita in Russia dei rappresentanti della vostra Chiesa è anche una manifestazione dei nostri legami storici e testimonia l'importanza delle nostre relazioni bilaterali oggi», ha proseguito Sua Santità.
Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha anche ricordato l'importanza dello scambio di studenti per il mantenimento delle relazioni tra le Chiese locali. «Siamo lieti di dare il benvenuto ai nuovi studenti della Chiesa ortodossa in America. Notiamo l'importante ruolo del Seminario di San Vladimir nello sviluppo della conoscenza teologica», ha continuato Sua Santità, accogliendo con particolare favore la partecipazione alla riunione del cancelliere di questo istituto, arciprete Chad Hatfield.
«Le relazioni tra le nostre Chiese sono molto amichevoli, siamo in cooperazione, anche a livello panortodosso discutiamo le questioni relative alla vita della Chiesa ortodossa in America. Gioisco per l'opportunità di discutere con Voi e con i vostri fratelli una serie di questioni che sono all'ordine del giorno di tutte le Chiese ortodosse, così come quelle relative allo sviluppo delle nostre relazioni bilaterali», ha detto Sua Santità.
A sua volta, il Metropolita di tutta l'America e il Canada Tikhon ha espresso gratitudine per l'accoglienza calorosa a Mosca e per l'invito a partecipare alla celebrazione del 70° compleanno di Sua Santità il Patriarca Kirill. «Non vedo l'ora di celebrare il culto insieme a Voi e agli altri Primati delle Chiese ortodosse locali», ha detto Sua Beatitudine.
Sua Beatitudine il Metropolita Tikhon ha portato a Sua Santità il Patriarca i saluti del Sacro Sinodo della Chiesa ortodossa in America. «Tutti noi, sia i laici che i chierici e i monaci, siamo uniti a Voi nella preghiera, - ha detto. - La Chiesa ortodossa in America, la più giovane tra le Chiese ortodosse locali, considera un grande onore partecipare a questo evento storico insieme con i responsabili e i rappresentanti delle antiche Chiese e dei grandi Patriarcati, che sono riuniti a Mosca. Come per la celebrazione del 1025° anniversario del Battesimo della Rus’ nel 2013, le attività che sono attualmente in corso stanno ad indicare quanto vi preoccupate dell'unità della Chiesa e della costruzione di uno spirito di condivisione».
Sua Beatitudine il Metropolita Tikhon ha dichiarato: «In tutto il Nord America sono ben consapevoli del vostro atteggiamento fraterno verso la nostra Chiesa ortodossa... I nostri sacerdoti e i nostri fedeli osservano con quanto impegno e dedizione svolgete il vostro ministero pastorale, così come il lavoro apostolico come Primate della Chiesa ortodossa russa, hanno visto i vostri sforzi quando avete servito come presidente del Dipartimento per le relazioni esterne, e il vostro ministero come rappresentante del monachesimo. Troppo spesso, purtroppo, si dimentica il ruolo importante che viene svolto dal monachesimo nell’attività missionaria e apostolica. Voi, Santità, avete sempre difeso questo ruolo».
A tal proposito, molto importante è stata, secondo il Primate della Chiesa ortodossa in America, la conferenza internazionale che si è tenuta quest'anno con la benedizione di Sua Santità il Patriarca, dedicata al 1000° anniversario della presenza dei monaci russi sul Monte Athos. «Questa presenza russa sulla Santa Montagna ha dato i suoi frutti, per esempio, nella persona di San Sergio di Radonež e di altri santi monaci, così come nelle attività dei missionari che sono stati inviati in Alaska per gettare il seme della fede. Noi siamo uniti a Voi nella vostra testimonianza di questi santi», ha continuato Sua Beatitudine, esprimendo la speranza di un ulteriore sviluppo delle relazioni fraterne tra le due Chiese.
Nel corso della conversazione è stata discussa una vasta gamma di questioni relative alle relazioni bilaterali tra la Chiesa ortodossa russa e la Chiesa ortodossa in America, così come la cooperazione panortodossa.