Il Presidente del DECR ha partecipato a una tavola rotonda sulla cooperazione tra la Chiesa ortodossa russa e i connazionali residenti in Africa e in Medio Oriente
Servizio di comunicazione del DECR, 21.11.2025. Il 20–21 novembre 2025 a Sharjah (EAU) si è tenuta una tavola rotonda dal titolo “La Chiesa ortodossa russa e i connazionali: esperienza di cooperazione nei Paesi dell’Africa e del Medio Oriente”. Con la benedizione di Sua Santità il Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus’, l’incontro è stato presieduto dal metropolita Antonij di Volokolamsk, Presidente del Dipartimento per le Relazioni esterne ecclesiastiche del Patriarcato di Mosca.
Il forum è stato organizzato congiuntamente dal Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa e dal Dipartimento per le Relazioni esterne ecclesiastiche del Patriarcato di Mosca, con il sostegno del Dipartimento per le Relazioni economiche esterne e internazionali della Città di Mosca.
Vescovi, chierici e laici della Chiesa ortodossa russa, nonché rappresentanti delle organizzazioni dei connazionali russi provenienti dall’Africa e dal Medio Oriente, sono giunti negli Emirati Arabi Uniti per prendere parte all’incontro. Tra loro figuravano il metropolita Konstantin del Cairo e del Nordafrica, esarca patriarcale d’Africa, e il vescovo Efimij di Lukhovitsy, vicario dell’Esarcato patriarcale d’Africa.
La delegazione ecclesiastica che accompagnava il presidente del DECR comprendeva l’arciprete Igor Vyžanov, vicepresidente del DECR; l’arciprete Sergij Zvonarev, segretario per gli affari del lontano estero; lo ieromonaco Kirill (Peregudin), officiale del Segretariato del DECR per gli Stati esteri; e il sacerdote Aleksandr Eršov, assistente del presidente del DECR.
Tra i partecipanti figuravano anche rappresentanti di organizzazioni pubbliche di connazionali e diplomatici russi.
Prima dell’inizio della tavola rotonda, il metropolita Antonij di Volokolamsk, il metropolita Konstantin del Cairo e del Nordafrica e il vescovo Efimij di Lukhovitsy, insieme ad altri partecipanti, hanno celebrato un servizio di preghiera (moleben) prima dell’inizio di ogni buona opera nella chiesa dell’apostolo Filippo a Sharjah.
La sessione è stata aperta dal presidente del DECR, che ha trasmesso ai presenti la benedizione di Sua Santità il Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus’.
Ricordando che questa conferenza era già la tredicesima della serie (i precedenti incontri di analoga tematica, tenuti nell’ambito di un’iniziativa congiunta avviata nel 2009 dal DECR e dal Dipartimento per i connazionali del Ministero degli Affari Esteri della Russia, si erano svolti a Bruxelles, Buenos Aires, Pechino, San Francisco, Johannesburg, Roma, Berlino, Rabat, Seul, Budapest e Bangkok), il metropolita Antonij di Volokolamsk ha sottolineato che tali eventi ricevono costantemente riscontri positivi da parte del clero e dei connazionali residenti all’estero. Gli incontri favoriscono la comunicazione tra pastori e laici di diversi Paesi e offrono opportunità per condividere esperienze di vita parrocchiale.
Sua Eminenza ha parlato del lavoro del Dipartimento per le Relazioni ecclesiastiche esterne nel coordinare l’attività delle parrocchie del Patriarcato di Mosca all’estero, nonché dei suoi sforzi per sostenere e interagire con i connazionali che vivono fuori dalla Russia. Particolare attenzione è stata rivolta al ministero della Chiesa russa nel continente africano e alla vita delle parrocchie del Patriarcato di Mosca in Medio Oriente, una regione lacerata da numerosi conflitti di lunga durata, le cui ferite non rimarginate minacciano la vita e la stabilità sia della popolazione locale sia dei connazionali russi e delle comunità ortodosse.
Come ha osservato l’arcipastore, la principale preoccupazione della Chiesa russa per i connazionali che, per volontà del destino, si trovano lontano dalla loro patria, consiste nella conservazione e nel rafforzamento della loro fede, nella cura pastorale, nel conforto spirituale e nell’organizzazione dell’assistenza reciproca. È noto che le comunità ecclesiali all’estero diventano per loro naturali centri di vita spirituale e culturale, aiutando i connazionali a integrarsi organicamente nell’ambiente sociale dei Paesi ospitanti, conservando al contempo la propria identità spirituale e culturale.
“Durante questo incontro dobbiamo riflettere su ciò che possiamo fare insieme per rafforzare la fede e le migliori qualità nelle persone. Indubbiamente, la nostra priorità è garantire la regolare cura pastorale dei nostri connazionali e la celebrazione dei servizi divini. Sembra necessario sviluppare ulteriormente l’esperienza e i risultati accumulati nel sostenere i connazionali, nonché varie forme di assistenza per l’adattamento sociale dei nostri fratelli e sorelle all’estero. Dobbiamo incoraggiare in ogni modo la partecipazione attiva dei giovani connazionali alle iniziative umanitarie e ai progetti culturali ed educativi organizzati dalle parrocchie. Spero che discuteremo anche dei problemi e delle sfide che il clero e i connazionali si trovano ad affrontare, cercheremo modi per risolverli e individueremo nuove direzioni per la nostra cooperazione nei Paesi del Medio Oriente e dell’Africa”, ha affermato il metropolita Antonij di Volokolamsk, augurando ai vescovi e al clero l’aiuto di Dio nel loro responsabile ministero svolto in condizioni difficili lontano dalla patria, mentre aiutano i connazionali a conservare la fede dei loro padri, le loro tradizioni spirituali e la loro cultura.
Nel corso delle sessioni sono intervenuti anche: T.F. Zabirov, ambasciatore straordinario e plenipotenziario della Federazione Russa negli Emirati Arabi Uniti; il metropolita Konstantin del Cairo e del Nordafrica, esarca patriarcale d’Africa; il vescovo Efimij di Lukhovitsy, vicario dell’Esarcato patriarcale d’Africa; G.A. Ovečko, direttore del Dipartimento per i connazionali all’estero del Ministero degli Affari Esteri della Russia; M.M. Melech, rappresentante speciale del ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa per la cooperazione internazionale nella tutela della libertà religiosa; M.V. Drozdov, presidente del Consiglio di coordinamento mondiale dei connazionali russi residenti all’estero; I.P. Tkač, vicedirettore del Dipartimento per le relazioni economiche esterne e internazionali della Città di Mosca; l’archimandrita Aleksandr (Zarkešev), rettore della chiesa dell’apostolo Filippo a Sharjah (EAU); l’archimandrita Filipp (Vasil’cev), rappresentante del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ presso il Patriarca di Antiochia; l’archimandrita Vassian (Zmeev), capo della Missione ecclesiastica russa a Gerusalemme; l’arciprete Daniil Lugovoj, rettore della cattedrale di San Sergio della diocesi sudafricana a Johannesburg (Sudafrica); l’arciprete Dimitrij Necvetaev, rettore della chiesa della Risurrezione di Cristo a Tunisi; l’arciprete Pavel Povaljaev, rettore della chiesa di San Nicola il Taumaturgo a Limassol (Cipro); l’arciprete Aleksej Maškov, rettore della parrocchia delle sante mirofore a Hurghada (Egitto); l’arciprete Maksim Massalitin, rettore della chiesa della Risurrezione a Rabat, capitale del Marocco; il sacerdote Georgij Sergeev, responsabile della cura pastorale dei fedeli del Patriarcato di Mosca nella Repubblica di Turchia; lo ieromonaco Palladij (Bystrov), che presta servizio alla comunità della Chiesa ortodossa russa presso la centrale nucleare di Akkuyu (Turchia); E.G. Tarilova, presidente del Consiglio di coordinamento delle organizzazioni dei connazionali russi negli EAU.
Nel corso del forum di due giorni, i partecipanti hanno condotto un proficuo scambio di opinioni sui modi per sviluppare la cooperazione tra la Chiesa, lo Stato e le organizzazioni dei connazionali. I partecipanti alla tavola rotonda hanno rilevato la positiva esperienza del servizio sociale delle comunità parrocchiali nelle regioni dell’Africa e del Medio Oriente. È stata sottolineata l’importanza del rafforzamento dei legami tra le parrocchie del Patriarcato di Mosca all’estero e le organizzazioni dei connazionali russi, compresi i consigli nazionali di coordinamento delle organizzazioni dei connazionali.
Concludendo l’incontro, il metropolita Antonij ha espresso la speranza che i risultati delle discussioni trovino applicazione nel lavoro pastorale, sociale ed educativo delle istituzioni del Patriarcato di Mosca in Medio Oriente e in Africa.