
Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca
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Dichiarazione del Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa Russa in merito alla legge adottata in Estonia con l'obiettivo di mettere al bando la Chiesa Cristiana Ortodossa Estone

Servizio di Comunicazione del DECR, 10.04.2025. Il 10 aprile 2025, il Santo Sinodo ha rilasciato una dichiarazione in seguito all'adozione in Estonia di una legge volta a mettere al bando la Chiesa Cristiana Ortodossa Estone.
Il 9 aprile 2025, il Parlamento estone ha approvato in terza lettura il disegno di legge n. 2-5/25-00033 sulle modifiche alla legge sulle Chiese e le Congregazioni della Repubblica di Estonia. Di fatto, questa legge mira a mettere al bando l'attività della Chiesa Cristiana Ortodossa Estone, una Chiesa autonoma all'interno del Patriarcato di Mosca.
La nuova legge obbliga i fedeli a recidere i legami canonici con il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ e con il Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa Russa. Questa decisione contrasta con la volontà ripetutamente espressa dal clero, dai monaci e dai laici della Chiesa Ortodossa Estone, fedeli alla loro suprema autorità ecclesiastica. Essa sottopone a discriminazione 250.000 fedeli cittadini estoni, privandoli della libertà di religione.
La necessità di adottare la suddetta legge è stata giustificata sulla base della falsa affermazione che il legame canonico tra i cristiani ortodossi in Estonia e il Patriarcato di Mosca rappresenti una minaccia per la sicurezza dello Stato Estone, l'ordine costituzionale e pubblico del Paese. Nel frattempo, il fatto che la Chiesa Ortodossa Estone non è coinvolta nella vita politica o nelle relazioni interstatali è stato totalmente ignorato. Finora, non ci sono stati casi documentati che indichino che i suoi organi o i suoi fedeli possano rappresentare una minaccia per la sicurezza nazionale o pubblica.
Tuttavia, ciò non ha frenato le forze politiche estoni che hanno iniziato la loro lotta contro l'Ortodossia russa, che per secoli ha costituito parte del patrimonio culturale del popolo estone. Tra i principali obiettivi delle attuali persecuzioni c'è il Convento di Pühtitsa, santuario dell'Ortodossia mondiale e luogo di pellegrinaggio per fedeli provenienti da diversi paesi.
Le azioni odierne delle autorità estoni imitano i metodi usati contro la Chiesa in epoca di persecuzioni atee.
Il Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa Russa esprime il suo pieno sostegno a Sua Eminenza il Metropolita Evghenij di Tallinn e di tutta l'Estonia, agli arcipastori, al clero e ai fedeli figli della Chiesa Cristiana Ortodossa Estone, che sta subendo una crescente oppressione, esortandoli a rimanere fedeli ai sacri canoni. L'Ortodossia fu portata in Estonia dai missionari russi mille anni fa e la sua storia è ricca di vividi esempi di persone salde e coraggiose nella fede, a partire dal Santo martire Isidoro di Juriev e da coloro che hanno sofferto con lui, fino a San Platone, vescovo di Revel e ad altri nuovi martiri della terra Estone. Crediamo che, grazie alla loro devota intercessione, la Chiesa Cristiana Ortodossa Estone sopporterà con dignità le prove che l'hanno colpita.
Invitiamo la comunità internazionale a condannare i fatti di violenza contro la coscienza dei cristiani ortodossi e l'ingerenza illegittima delle autorità estoni negli affari interni della Chiesa Cristiana Ortodossa Estone, poiché tali azioni vengono intraprese con palese disprezzo per i principi di libertà religiosa riconosciuti a livello internazionale.
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