Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca
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Dichiarazione di Sua Santità il Patriarca Kirill in occasione della condanna del metropolita Ionafan di Tulcin e Bratslav da parte del tribunale ucraino
Sua Santità il Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus’ ha pubblicato una dichiarazione in occasione della condanna del metropolita Ionafan di Tulcin e Bratslav da parte del tribunale ucraino.
Il 7 agosto, il tribunale della città di Vinnitsa ha emesso un verdetto riguardo all’ordinario della diocesi di Tulcin e Bratslav della Chiesa ortodossa ucraina, il metropolita Ionafan (Eletskikh).
Questa condanna illegale è stata preceduta da numerosi tentativi di mettere pressione al metropolita Ionafan, il quale, nonostante tutto, è rimasto fedele alla sua Chiesa e ai confratelli nella fede di Cristo.
Personalmente conosco il metropolita Ionafan dagli anni dei suoi studi e del suo lavoro all’Accademia teologica di Leningrado. Ancora alla fine degli anni 1980, i servizi segreti dello Stato ateo cercarono di intimidirlo senza successo. I loro successori, contemporanei avversari della Chiesa di Cristo, hanno continuato questo affare vergognoso, emettendo un verdetto ingiusto. Un vescovo anziano e gravemente malato, largamente noto nel mondo ortodosso come compositore della musica sacra, il metropolita è stato condannato a 5 anni di reclusione con confisca di proprietà con le accuse assurde che comprendono “le azioni finalizzate al cambiamento forzato, o al rovesciamento, dell’ordine costituzionale, o alla conquista del potere statale”, nonché “la violazione dell’integrità territoriale dell’Ucraina”.
Tutte queste accuse sono assolutamente irrisorie, mentre le così dette prove sono falsificate. Sua Eminenza Ionafan, come tutta la Chiesa, prega per la pace, chiama all’unità spirituale della Santa Rus’ e difende i diritti della Chiesa ortodossa ucraina, denunciando la falsità canonica dello scisma. È stato condannato proprio per questo.
In questo verdetto giudiziale, dettato dall’odio verso la Chiesa ortodossa ucraina, vediamo ancora un atto della violazione eclatante della libertà religiosa, un esempio delle persecuzioni della fede.
Di nuovo chiamo la comunità mondiale, i leader religiosi e politici, le organizzazioni per i diritti umani a prestare attenzione alla deliberata politica delle autorità ucraine, finalizzata alla distruzione della Chiesa ortodossa ucraina, alla continuazione delle persecuzioni impunite dei suoi vescovi, chierici, monaci e laici.
Presidente del Dipartimento
Omelia
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