In Russia è arrivata una delegazione della Chiesa etiope
Servizio di comunicazione del Decr, 12.02.2023. L’11 febbraio 2023, su invito di Sua Santità il Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus’ e per la benedizione di Sua Santità il Patriarca-Catholicos Abuna Mattia dell’Etiopia, a Mosca è arrivata una delegazione ecclesiastica etiope per partecipare alla seconda riunione della Commissione per il dialogo fra la Chiesa ortodossa russa e la Chiesa etiope.
La delegazione comprende: l’arcivescovo Abuna Filippos dell’Omo del Sud, rettore dell’Accademia teologica “SS. Trinità” ad Addis Abeba, co-presidente della Commissione; il sacerdote Daniel Seifemikael, direttore del Dipartimento per le relazioni esterne della Chiesa etiope, direttore generale della Corporazione radiotelevesiva del Patriarcato etiope, segretario della Commissione; il sacerdote Ueldeiesus Sefugalato, vice amministratore della Chiesa etiope, rettore delle parrocchie di Addis Abeba.
Da parte del Patriarcato di Mosca alla riunione partecipano: il metropolita Leonid di Klin, esarca patriarcale dell’Africa, co-presidente della Commissione; lo ieromonaco Stefan (Igumnov), segretario del Decr per le relazioni interconfessionali, segretario della Commissione; il vice presidente del Dipartimento sinodale per le relazioni della Chiesa con la società e i mass media V. V. Kipshidze; il diacono Dimitrij Serov, direttore della Casa editrice dell’Accademia teologica di Mosca; l’ufficiale del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne (Decr) S. G. Alferov.
Arrivati a Mosca, i membri della delegazione etiope hanno visitato il Convento patriarcale femminile del Pokrov (Mantello della Madonna), che sarà il loro alloggio per il periodo della loro visita presso la Chiesa ortodossa russa.
Lo stesso giorno è cominciata la parte lavorativa della riunione. Inaugurando l’incontro della Commissione, il metropolita Leonid di Klin ha chiesto alla delegazione venuta da Addis Abeba di trasmettere le parole di solidarietà e di sostegno da parte di Sua Santità il Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus’ al Primate, al Sinodo e a tutti i fedeli della Chiesa etiope che oggi attraversa i tempi difficili a causa del tentativo di un gruppo di scismatici di creare una rottura.
“Siamo molto lieti di salutarvi oggi a Mosca. Il vostro paese di nuovo vive un periodo preoccupante. Non c’è dubbio che gli odierni eventi tragici in Etiopia non sono casuali, è soltanto un anello in una lunga catena delle tribolazioni provocate dalle forze esterne. Attualmente, l’Etiopia e quasi tutta l’Africa cristiana subsahariana si trovano sotto una seria minaccia. Allo stesso tempo, una pressione fortissima si fa sullo Stato russo e sulla Chiesa ortodossa russa. Cercano di causare i più danni possibili ai nostri popoli, e noi siamo chiamati più che mai prima a resistere a queste sfide insieme”, ha detto, fra l’altro, il metropolita Leonid.
Nella sua risposta, l’arcivescovo Abuna Filippos, a nome del Patriarca Abuna Mattia ha ringraziato per le attività che la Chiesa ortodossa russa intraprende per aiutare i cristiani etiopi, nonché per le lettere di sostegno della Chiesa etiope, inviate in questi giorni da Sua Santità il Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus’ e dal Presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, il metropolita Antonij di Volokolamsk. “Oggi stiamo attraversando un periodo molto difficile, forze terribili si sono schierate su di noi. Ma il nostro popolo ha sentito il sostegno fraterno della grande Russia ortodossa in tutte le epoche. E ora rendiamo grazie a Dio perché ci dà la possibilità in questi tempi, furiosi come le onde, di continuare a condividere la gioia di comunicazione e a lavorare insieme per la gloria di Dio”, ha detto l’arcivescovo Filippos.
Durante il soggiorno della delegazione della Chiesa etiope a Mosca, fino al 16 febbraio, sono programmati gli incontri con Sua Santità il Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus’, le visite alle istituzioni sinodali, alle scuole teologiche della Chiesa ortodossa russa, alle chiese e ai monasteri di Mosca e della regione di Mosca.
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La Chiesa etiope fa parte delle Chiese orientali antiche e non è solo la più grande Chiesa della tradizione pre-calcedonese, ma anche una delle più numerose comunità cristiane del mondo: il numero dei suoi credenti supera 60 milioni.
I rapporti fra i popoli della Russia e dell’Etiopia risalgono al XV secolo. I contatti fra le due Chiese a base regolare sono stati instaurati alla fine del XIX secolo. Negli anni 1950 – 1980 essi hanno raggiunto un livello particolarmente alto grazie agli sforzi del Presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, il metropolita Nikodim di Leningrado e Novgorod. Ora questi rapporti sono diventati di nuovo attivi, anche nella sfera dell’attività della Commissione per il dialogo fra la Chiesa ortodossa russa e la Chiesa etiope.
L’accordo sulla formazione della Commissione è stato stipulato da Sua Santità il Patriarca Kirill e Sua Santità il Patriarca Mattia durante la visita del primate della Chiesa etiope in Russia il 15-20 maggio 2018. In precedenza, nel novembre del 2017 e nel marzo del 2018, a Mosca e ad Addis Abeba rispettivamente si sono svolte riunioni del gruppo congiunto di lavoro per la preparazione del dialogo. Il 14 luglio 2018 l’organico della Commissione è stato stabilito dal Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa, e nel dicembre dello stesso anno una decisione analoga è stata presa dal Sinodo della Chiesa etiope. Il primo incontro della Commissione ha avuto luogo il 21-25 gennaio 2019 nella capitale dell’Etiopia.
Le direzioni principali della collaborazione bilaterale sono: l’opposizione alla cristianofobia; il sostegno dei valori cristiani tradizionali nel mondo contemporaneo; l’aiuto reciproco nella cura pastorale dei fedeli delle due Chiese in Russia e in Etiopia; il coordinamento della cooperazione fra le due Chiese al livello delle comunità straniere e delle organizzazioni internazionali; i contatti nelle sfere educativa e giovanile; la cooperazione nella sfera dell’arte ecclesiale e della produzione delle suppellettili ecclesiastici; il ricambio dell’esperienza di lavoro nei mass media; la cooperazione nel lavoro sociale e nella diakonia; i contatti fra i rappresentanti del monachesimo russo e di quello etiope e lo sviluppo dei programmi di pellegrinaggio in Etiopia e in Russia.