Sua Santità il Patriarca Kirill ha incontrato il Presidente di Cuba
Servizio di comunicazione del Decr, 22.11.2022. Il 22 novembre 2022, nella Residenza patriarcale del Monastero Danilov (di San Daniele) a Mosca, ha avuto luogo un incontro di Sua Santità il Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus’ con il Presidente della Repubblica di Cuba Miguel Diaz-Canel Bermudez.
Da parte della Chiesa ortodossa russa all’incontro hanno partecipato anche il Presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne (Decr) del Patriarcato di Mosca metropolita Antonij di Volokolamsk; il vice presidente del Decr archimandrita Filaret (Bulekov); il vice presidente del Decr ad interim arciprete Igor Yakimchuk; l’addetto del Segretariato del Decr per gli affari esteri sacerdote Andrej Titushkin.
Il Presidente Miguel Diaz-Canel Bermudez è stato accompagnato da una delegazione di cui facevano parte: il Ministro degli Esteri di Cuba Bruno Rodriguez Parrilla; l’ambasciatore plenipotenziario di Cuba in Russia Julio Antonio Garmendia Peña; il direttore generale per gli affari generali del Ministero degli Esteri Emilio Lozada Garcia e la moglie del Presidente della Repubblica di Cuba Lis Cuesta.
Rivolgendo un cordiale benvenuto all’illustre ospite, Sua Santità ha detto: “Sono lieto che il contatto significativo e emotivamente positivo, stabilito con la leadership del Suo paese a partire dal nostro primo incontro con il defunto comandante Fidel Castro, continui ancora oggi. Posso dire che si è stabilita una buona tradizione dei rapporti fra la Chiesa russa e l'Isola della libertà”.
Egli ha condiviso i ricordi degli incontri con Fidel Castro Ruz che hanno avuto luogo in diversi anni, sottolineando: “Vorrei ricordare ancora una volta questo uomo eccezionale, il quale a nome della libertà del suo paese ebbe coraggio e forza di sfidare lo Stato capitalistico più potente. È un esempio sorprendente nella storia, il quale testimonia che non sempre una forza fisica, militare oppure politica abbia il sopravvento. Noi, cristiani credenti, abbiamo imparato che la forza è nella verità. Continuando la sua esistenza indipendente e sovrana, nonostante una pressione molto pesante dal di fuori, la Repubblica di Cuba attesta questo principio”.
Il Primate della Chiesa ortodossa russa ha constatato con soddisfazione che, dopo un intervallo temporaneo negli anni ’90 causato da una situazione difficile in Russia, il dialogo fra la Federazione Russa e la Repubblica di Cuba, fra i leader dei due paesi, è ripreso e diventato più attivo.
Egli ha anche aggiunto che oggi la Russia, come Cuba durante ormai molti decenni, è costretta a costruire la propria vita sotto pressione sanzionatoria esterna, il cui scopo è, prima di tutto, abbassare il tenore di vita dei comuni cittadini e indebolire il paese dall'interno. “Coloro che hanno tali progetti e strategie nei confronti della Russia conoscono male la nostra storia”, ha sottolineato Sua Santità, ricordando degli esempi della lotta vittoriosa del paese per la sua indipendenza in diverse epoche storiche, gli anni della Grande guerra patriottica compresi, contro forze esterne molto potenti. “Lo dico a Lei come leader di un paese, il cui popolo ha pienamente sperimentato che cos’è un tentativo di isolamento, di blocco, di strangolamento economico ecc. Cuba esisteva, esiste ed esisterà; essa fornisce un meraviglioso esempio che la verità è più forte della forza”, ha detto il Patriarca Kirill.
Un fattore molto importante per i buoni rapporti fra i due paesi, secondo Sua Santità, è la diaspora russofona che vive a Cuba. “Ora questa diaspora è organizzata anche a livello spirituale, religioso”, ha continuato il Primate della Chiesa ortodossa russa. “La nostra chiesa dedicata all’icona della Madre di Dio di Kazan che ho consacrato nel 2008 funziona in modo molto attivo; attorno ad essa svolge la sua attività la diaspora russa ortodossa, si realizza un programma culturale – proiezioni di film, mostre e tutto ciò che arricchisce la vita della diaspora russofona e dà ai cubani la possibilità di conoscere meglio anche la vita spirituale del popolo russo”.
Da parte sua, Miguel Diaz-Canel Bermudez ha detto che gli incontri dei rappresentanti del Governo della Repubblica di Cuba con Sua Santità il Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus’ sono diventati ormai una buona tradizione. L’illustre ospite ha fatto gli auguri a Sua Santità il Patriarca in occasione del suo compleanno festeggiato il 20 novembre.
Il Presidente di Cuba ha anche trasmesso un fraterno saluto e tanti auguri da parte del Generale Raul Castro Ruz che Sua Santità il Patriarca Kirill ha incontrato parecchie volte.
“Nelle Sue parole si percepiscono l’amore e la simpatia per Fidel Castro. Lei ha menzionato l’importanza della sua persona”, ha continuato Miguel Diaz-Canel Bermudez. “Per noi Fidel è una persona e un modo di pensare a cui ci rivolgiamo ogni giorno, particolarmente nei tempi difficili che viviamo oggi”.
Il capo dello Stato ha elogiato il dialogo politico fra la Russia e Cuba, sottolineando che questo dialogo “diventa un appoggio importante e un esempio di come dobbiamo costruire le relazioni anche in altri aspetti”.
“Vorrei ancora una volta ringraziare per la posizione ferma e coerente della Chiesa ortodossa russa contro il blocco imposto a Cuba e per la solidarietà che Lei esprime sempre verso Cuba, particolarmente in questo periodo difficile”, ha detto Miguel Diaz-Canel Bermudez, menzionando che attualmente i due paesi sono soggetti a sanzioni ugualmente ingiuste ed estremamente violente.
“Cogliendo questa occasione, vorrei ancora una volta confermare il nostro desiderio di mantenere e sviluppare le relazioni di amicizia, di solidarietà e di rispetto di Cuba con la Chiesa ortodossa russa”, ha indicato il Presidente cubano. Egli ha pure menzionato che a Cuba ricordano con gratitudine che proprio L’Avana è diventata nel 2016 il luogo dell’incontro storico di Sua Santità il Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus’ con Papa Francesco.
Miguel Diaz-Canel Bermudez ha sottolineado che Cuba sempre aspetta una nuova visita del Primate della Chiesa ortodossa russa.
Il Presidente della Repubblica di Cuba ha apprezzato anche il ruolo e l’importanza della chiesa russa dedicata all’icona della Madre di Dio di Kazan a L’Avana. “Vorrei dire che il servizio della parrocchia è orientato non solo verso la popolazione ortodossa russofona, ma anche verso i comuni cittadini di Cuba; presso la chiesa vengono organizzati molti eventi sia quelli di carattere religioso che quelli destinati allo sviluppo dei contatti culturali”, ha sottolineato.
Durante la conversazione le parti hanno discusso i temi sollevati, nonché una serie di altre questioni di reciproco interesse.