Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca
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Commento del metropolita Antonij di Volokolamsk sull'adozione del documento “La guerra in Ucraina, pace e giustizia nella regione europea” da parte del CEC
Servizio di comunicazione del Decr, 08.09.2022. Il metropolita Antonij di Volokolamsk, Presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, capo della delegazione della Chiesa ortodossa russa all'XI Assemblea generale del Consiglio ecumenico delle Chiese a Karlsruhe (Germania), ha commentato l'adozione del documento “La guerra in Ucraina, pace e giustizia nella regione europea” del CEC.
La delegazione della Chiesa ortodossa russa non ha potuto sostenere con il proprio voto il documento adottato dall'Assemblea del Consiglio ecumenico delle Chiese “Guerra in Ucraina, pace e giustizia nella regione europea”.
Allo stesso tempo, guardiamo con cauto ottimismo alla posizione del Consiglio ecumenico delle Chiese, che, durante la sua riflessione sul documento dedicato al conflitto ucraino, nonostante pressioni politiche senza precedenti (compresi gli appelli ad escludere la Chiesa russa dal CEC, contenuti nel discorso del Presidente della Repubblica Federale di Germania F.-W. Steinmeier e nelle dichiarazioni di altre personalità), si è astenuto dal formulare qualsiasi accusa contro la Chiesa ortodossa russa e ha riconosciuto l'importanza della vasta missione umanitaria che essa svolge a favore dei profughi e delle vittime del conflitto con la benedizione di Sua Santità il Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus’.
Sfortunatamente, il documento finale rimane in gran parte politicizzato. Non tutte le proposte della Chiesa russa vi sono state incluse, il che ci impedisce di appoggiarlo. Allo stesso tempo, presumiamo che la discussione svoltasi nel quadro dell'Assemblea potrà servire al Consiglio ecumenico delle Chiese come punto di partenza per uno studio obiettivo e imparziale delle cause del conflitto in corso da anni in Ucraina, così come per altri sforzi a favore della pace.
Ci rammarichiamo inoltre per il fatto che non sia stata presa in considerazione la proposta avanzata dai rappresentanti della Chiesa ortodossa ucraina di denunciare le molteplici incursioni contro le chiese della Chiesa canonica, compiute dalla cosiddetta “Chiesa ortodossa in Ucraina”. Ci auguriamo che il Consiglio ecumenico delle Chiese si impegni a continuare lo studio di questo tema.
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