Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca
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Celebrazione alla chiesa della Decapitazione di s. Giovanni Battista.
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L’11 settembre il metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca e rettore del corso di master e dottorato delle Chiesa Ortodossa Russa, ha celebrato la liturgia nella chiesa dedicata alla Decapitazione di s. Giovanni Battista del vicolo Cernigovskij al centro di Mosca. Su questo luogo, nel cuore della vecchia Mosca, fino al XVI secolo sorgeva un monastero. Nel 1514 l’architetto italiano Aloisio Lamberti da Montagnana (milanese, conosciuto in Russia come Aleviz Frjazin, che aveva già costruito al Cremlino la cattedrale dell’Arcangelo, le mura e qualche torre, e diverse chiese in città) al posto di una precedente chiesa in legno, ne edificò una in pietra dedicata a Giovanni Battista; di fronte ad essa, verso la fine del secolo venne costruita un’altra chiesa, dedicata ai santi Michail e Feodor di Cernigov. Dalla primavera di quest’anno, entrambe le chiese, e un adiacente edificio di tre piani, sono state messe a disposizione del Corso di master e dottorato delle Chiesa Ortodossa Russa. Il metropolita Hilarion, in quanto rettore del Corso, ne è diventato parroco titolare.
Alla liturgia, col metropolita hanno concelebrato l’arciprete Vladimir Shmalij, prorettore del Corso di master e dottorato, i collaboratori del Dipartimento per le relazioni esterne p. Dmitrij Ageev, p. Dmitrij Sizonenko e p. Georgij Zavershinskij, e altri chierici di Mosca.
Durante la celebrazione, il diacono Ioann (Giovanni) Guaita, collaboratore del Dipartimento per le relazioni esterne, è stato ordinato sacerdote.
Alla fine del rito, il metropolita Hilarion ha rivolto ai presenti il proprio sermone sulla figura di Giovanni Battista e il senso della sua festa. Ha poi indirizzato una parola di augurio al neo-ordinato sacerdote:
“Vorrei fare oggi i miei auguri più sentiti a p. Ioann, che ha ricevuto in questa chiesa l’ordinazione sacerdotale. Caro fratello e figlio in Cristo, ti auguro il sostegno di Dio nel tuo servizio alla Chiesa di Cristo. Ti auguro di essere un degno sacerdote, un degno pastore di anime. Non dimenticare che il Signore ti chiederà conto di ogni giorno vissuto, di ogni anima che ti ha affidato perché tu la nutra spiritualmente. Non dimenticare che ora hai una grande responsabilità, non soltanto per te stesso, ma per tutte le persone che il Signore e la Chiesa affideranno alla tua cura. Chiediamo al profeta, precursore del Signore e battista Giovanni di aiutarci tutti a essere fedeli ai comandamenti di Dio e a percorrere la strada che porta alla salvezza e alla vita eterna”.
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