Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca
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Udienza dell’Ambasciatore d’Italia dal Patriarca
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Il 30 marzo Sua Santità Kirill, Patriarca di Mosca e tutte le Russie, ha ricevuto l’Ambasciatore d’Italia a Mosca Antonio Zanardi Landi nella sua residenza al centro di Mosca.
All’incontro hanno partecipato il sacerdote Sergij Zvonarev, responsabile del Segretariato per gli affari all’estero del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato, il sacerdote Dimitrij Sizonenko, responsabile ad interim del Segretariato per i rapporti intercristiani dello stesso Dipartimento, e lo hieromonaco Antonij (Sevrjuk), chierico della parrocchia russa di obbedienza patriarcale di s. Nicola a Roma.
L’ambasciatore Zanardi Landi ha ringraziato il Patriarca per l’udienza accordatagli, precisando di compiere la visita, sia come rappresentante della Repubblica italiana, che anche a nome proprio, in qualità di credente che nutre grande stima della Chiesa Ortodossa Russa. In precedenza, Sua Eccellenza Zanardi Landi è stato Ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede e poi a Belgrado, dove ha avuto la possibilità di essere in rapporto col Patriarca Pavel e altri gerarchi della Chiesa Ortodossa Serba.
L’Ambasciatore ha ringraziato il capo della Chiesa Russa per la solidarietà all’Italia da parte della Chiesa e della Federazione Russa nella difesa dei valori e simboli cristiani in occasione del processo “Lautsi contro Italia” riguardante l’esposizione del crocefisso nelle scuole pubbliche italiane. Il rappresentante della Repubblica italiana ha poi riferito al Patriarca della recente edizione del libro del giurista italiano prof. Carlo Cardia “L’identità religiosa e culturale europea. La questione del crocefisso”, di cui è già iniziata una traduzione russa, esprimendo il desiderio che l’edizione russa possa fregiarsi di una prefazione di Sua Santità, o di uno dei gerarchi più eminenti della Chiesa Russa.
L’ambasciatore Landi ha poi fatto dono al Patriarca Kirill, da parte dell’arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori, di una parte delle reliquie di s. Pantaleo e dei santi martiri di Aquilea. Il Patriarca ha dichiarato di essere molto colpito da questo gesto che “testimonia delle nostre fonti spirituali cristiane comuni, della nostra storia comune”. Ha sottolineato che il popolo russo e quello italiano venerano diversi santi comuni, come quelli di cui aveva appena ricevuto le reliquie, o come san Nicola, veneratissimo dai russi, le cui spoglie si trovano a Bari.
La storia vive nella Chiesa, e la Tradizione è in essa sempre viva, ha sottolineato il Patriarca, riferendosi tra l’altro alle parole del Papa Giovani XXIII che diceva che la Chiesa non è un museo in cui si custodiscono cose importanti per la scienza, ma non molto utili per la vita quotidiana. “Noi ci rivolgiamo ai santi e martiri, non come a personaggi del passato, li veneriamo non come eroi o personaggi dei tempi che furono: essi per noi sono vivi. E venerandoli, la storia diventa parte viva della nostra vita di oggi – ha detto il Patriarca. E ha concluso: – Probabilmente questo fenomeno è caratteristico solo per la Chiesa, e noi crediamo che esso derivi dalla forza dello Spirito Santo”.
Si è poi discusso della crisi dei valori morali in Europa e nel mondo, e della necessità di riaffermarli a tutti i livelli, con un impegno comune delle istituzioni statali e delle Chiese.
Il Patriarca Kirill ha parlato della simpatia reciproca tra i due popoli russo e italiano, ha fatto menzione del fatto che il 2011 è l’anno della cultura italiana in Russia e della cultura russa in Italia, auspicando che la varie realizzazioni culturali previste nel quadro dei festeggiamenti di questo anno possano favorire lo sviluppo dei rapporti tra i due paesi.
Il Patriarca ha anche parlato della cura pastorale dei fedeli della Chiesa Russa in Italia, e del fatto che è in crescita costante il numero di pellegrini russi che si recano in Italia a venerare i luoghi sacri comuni della cristianità.
Alla fine dell’incontro, il Patriarca e l’Ambasciatore si sono scambiati dei doni.
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