Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca
Il sito utilizza i cookie per aiutarvi a visualizzare le informazioni più aggiornate. Continuando ad utilizzare il sito, l'utente acconsente all'uso dei metadati e dei cookie. Gestione dei cookie
Riunione del “Club di Valdai”
Il 17 settembre, nel quadro del X incontro annuale del “Club Internazionale di discussione di Valdai” intitolato “La pluriformità della Russia per il mondo moderno” nel monastero della madre di Dio Iverskaja di Valdai si è tenuta la sessione dedicata al “Dialogo interreligioso e interetnico come riflesso dello stato spirituale della società”.
I relatori dell'incontro sono stati: il presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, metropolita Hilarion, il Primo Vice Presidente e capo del consiglio spirituale dei musulmani della parte europea della Russia, Imam-Khatib Damir Mehitdinov, il rabbino capo di Russia Berl Lazar, il noto regista polacco Krzysztof Zanussi, lo scrittore egiziano e analista politico Tarig Heggie, il giornalista e scrittore Serge Schmemann (USA), il direttore esecutivo del "Giornale del Patriarcato di Mosca" Sergei Chapnin.
Dopo aver esposto le loro reazioni, i relatori hanno risposto alle domande dei membri del club di Valdai. Tra le domande è intervenuto con una breve relazione il presidente del Dipartimento sinodale per la Chiesa e la società, arciprete Vsevolod Chaplin, il capo del Dipartimento sinodale per l’Informazione del Patriarcato di Mosca Vladimir Legoyda e rabbino capo delle forze armate russe Aaron Gurevich.
Nel suo intervento, il metropolita Hilarion ha rilevato che i problemi del dialogo interreligioso e delle relazioni interetniche sono sempre stati di importanza chiave per l'umanità. “Negli ultimi decenni – ha detto – essi hanno acquisito particolare importanza e urgenza a causa dei processi di globalizzazione in crescita. L'interazione di diverse culture, etnie e religioni in Russia ha avuto luogo per molti secoli; grazie a ciò abbiamo acquisito una preziosa esperienza di convivenza pacifica di diverse tradizioni culturali e religiose”. Lo stesso popolo russo, a giudizio del metropolita, è il risultato del lungo processo di incontro e interpenetrazione di diversi gruppi etnici. Nella tradizione storica russa del popolo russo in senso ampio facevano parte non soltanto i russi di nascita, ma anche tutti coloro che parlano il russo e appartenevano alla Chiesa ortodossa.
Il metropolita ha analizzato la politica nazionale della Russia imperiale, le conseguenze che la rivoluzione del 1917 ebbe per i rapporti interetnici e interreligiosi sul territorio della Russia di allora, la situazione in epoca sovietica. Si è poi concentrato sui problemi del mondo moderno legati al dialogo confessionale, etnico e culturale, in particolare il fenomeno contemporaneo delle migrazioni e i relativi problemi di integrazione e convivenza pacifica tra gruppi diversi.
“Tutte queste tendenze – ha osservato il metropolita Hilarion – richiedono che si dia un nuovo impulso al dialogo interreligioso. Quello del mantenimento della pace interreligiosa e interetnica è un compito comune per tutte le religioni tradizionali in Russia. Solo attraverso un agire comune, un attento lavoro pastorale di ogni comunità, gli sforzi congiunti dello stato e dei leader religiosi per porre freno all'estremismo, saremo in grado di garantire la pace e l’armonia per vivere e lavorare per il bene della nostra patria terrena”.
Patriarca
Presidente del Dipartimento
Omelia
29.08.2014
24.07.2014
03.02.2014
16.12.2013
12.12.2013
31.03.2013
20.12.2012
22.11.2024
17.11.2024
17.11.2024
17.11.2024
02.12.2020
08.07.2018
29.08.2014
24.07.2014
03.02.2014
16.12.2013
12.12.2013
31.03.2013
20.12.2012