Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca
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Metropolita Hilarion: l’uniatismo è ancora una ferita sanguinante su corpo della cristianità
Risultato della XIII sessione plenaria della Commissione mista per il dialogo teologico tra la Chiesa ortodossa e Chiesa cattolica romana deve essere l’identificazione teologicamente corretta delle differenze tra la dottrina del primato e della sinodalità nelle due tradizioni, ortodossa e cattolica. Tale l’opinione del metropolita Hilarion, presidente del Decr, secondo quanto da lui affermato in un’intervista concessa all’agenzia stampa russa Interfax.
Secondo il metropolita, attualmente la Commissione si occupa di discutere la dottrina del primato e della sinodalità della Chiesa, in cui tra cattolici e ortodossi ci sono serie differenze. Nelle chiese cattolica e ortodossa lungo i secoli si sono formati modelli ecclesiologici distinti: uno centralizzato e basato sul riconoscimento della giurisdizione universale del Papa, e l'altro basato sull'idea di una comunione conciliare tra Chiese autocefale locali. Scopo della Commissione dovrebbe essere di individuare le differenze tra i due modelli e mostrare quanto essi abbiano in comune.
La Chiesa ortodossa russa ha elaborato la propria posizione ufficiale sulla questione del primato nella Chiesa universale, esprimendola in un documento adottato dal Santo Sinodo il 25 dicembre del 2013, che si basa su ampie fonti patristiche.
“A nostro parere, il risultato di questa riunione della Commissione mista dovrebbe essere non l'adozione di un documento di compromesso, ma piuttosto l'onesta e teologicamente corretta identificazione delle differenze tra la dottrina del primato e della sinodalità nelle due tradizioni, ortodossa e cattolica, e la ricerca delle cose comuni che possono essere la base per un ulteriore dialogo in futuro”, ha detto il metropolita.
Secondo il presidente del Decr è importante che la Commissione ritorni alla discussione del tema dell’uniatismo, interrotta nel 2000 a causa delle forti divergenze tra le parti circa le conseguenze pastorali e canoniche dell’unione: “Dal momento che l’uniatismo resta una ferita sanguinante sul corpo del cristianesimo universale, come ci mostrano gli ultimi avvenimenti in Ucraina e le forti ed estremamente politicizzate dichiarazioni dei leader greco-cattolici, su questo argomento occorre ritornare”.
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