Premio per l'Unità dei Popoli Ortodossi
Il 9 marzo 2016, nella Sala dei Concili della Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha guidato la cerimonia per il conferimento del XVI Premio della Fondazione internazionale per l’Unità dei Popoli Ortodossi in memoria del Patriarca Alessio II. Il premio porta come motivazione ufficiale: «Per il lavoro straordinario nel rafforzare l'unità dei popoli ortodossi. Per l'adozione e la promozione dei valori cristiani nella società».
I vincitori del premio per l’anno 2015 sono stati: Sua Santità il Patriarca bulgaro Neofita, il presidente della Repubblica di Serbia, Tomislav Nikolić, il presidente della Duma di Stato dell'Assemblea federale della Federazione Russa S.E. Naryshkin.
Prima della cerimonia, nelle sale patriarcali della Cattedrale di Cristo Salvatore Sua Santità il Patriarca Kirill ha incontrato il Presidente della Repubblica di Serbia, Tomislav Nikolić.
Inoltre, il Primate della Chiesa ortodossa russa ha tenuto una breve conversazione con il Patriarca bulgaro Neofita e con il presidente della Duma di Stato russa S.E. Naryshkin.
Al termine della conversazione, Sua Santità il Patriarca Kirill, i vincitori del premio e gli altri partecipanti alla riunione si sono diretti nella Sala dei Concili della cattedrale, dove Sua Santità ha benedetto l'inizio della cerimonia.
Alla cerimonia hanno partecipato il cancelliere del Patriarcato di Mosca, metropolita Varsonofij di San Pietroburgo e Ladoga; il presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne (Decr) del Patriarcato di Mosca, metropolita Hilarion di Volokolamsk; il presidente del Consiglio editoriale della Chiesa ortodossa russa, metropolita Kliment di Kaluga e Borovsk; il primo vicario del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ a Mosca, metropolita Arsenij d'Istra; il metropolita Antonij di Europa occidentale e centrale (Chiesa ortodossa bulgara); il vicario della metropolia di Sofia, vescovo Grigorij di Branit (Chiesa ortodossa bulgara); il rappresentante del Patriarca di Serbia presso il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’, vescovo Antonij di Moravich; il vescovo Tikhon di Podolsk; il segretario generale del Sacro Sinodo della Chiesa ortodossa bulgara, archimandrita Gerasim (Georgiev); il presidente del consiglio ecclesiale della Cattedrale di Sant’Alexander Nevskij a Sofia, archimandrita Dionysios (Mishev) (Chiesa ortodossa bulgara); il vice presidente del Decr, arciprete Nikolaj Balashov; il rettore della rappresentanza della Chiesa ortodossa russa a Sofia, archimandrita Filipp (Vasiltsev); il rappresentante del Patriarca della Bulgaria presso il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’, archimandrita Feoktist (Dimitrov); il rappresentante della Chiesa ortodossa ceca e slovacca, archimandrita Serafim (Shemyatovsky).
Nella sala erano presenti anche il capo della Casa Reale bulgara Simeone di Sassonia Coburgo Gotha; il vice ministro degli Esteri della Federazione Russa A.Y. Meshkov; il segretario di Stato e vice ministro degli Affari Esteri della Russia, G.B. Karasin; il vice ministro degli Affari esteri, rappresentante speciale del Presidente russo per il Medio Oriente, M.L. Bogdanov; l’ambasciatore russo in Serbia, A.V. Chepurin; l’ambasciatore bulgaro in Russia, Bojko Kotsev; l‘ambasciatore serbo in Russia, Slavenko Terzic; i membri delle delegazioni che accompagnano Sua Santità il Patriarca bulgaro Neofita e il presidente della Repubblica di Serbia Tomislav Nikolić.
Dopo la presentazione del film documentario sulle attività del Fondo internazionale per l'Unità dei Popoli Ortodossi, il presidente dell’organizzazione, V.A. Alekseev, ha tenuto un discorso introduttivo e ha invitato sul palco Sua Santità il Patriarca Kirill per la cerimonia di apertura.
Il Primate della Chiesa ortodossa russa si è rivolto ai vincitori e ai partecipanti della cerimonia con un discorso di benvenuto.
Sua Santità il Patriarca Kirill e V.A. Alekseev hanno consegnato i diplomi e le targhe ai vincitori nel 2015: Sua Santità il Patriarca della Bulgaria Neofita, il presidente della Repubblica di Serbia Tomislav Nikolić, il presidente della Duma di Stato dell’Assemblea federale della Federazione Russa S.E. Naryshkin.
Ciascuno dei vincitori ha ringraziato il Primate della Chiesa Russa per l'alto riconoscimento e ha rivolto un discorso ai partecipanti della cerimonia.
«Lo spirito ortodosso è estraneo al filetismo e al razzismo. E’ proprio dell’Ortodossia proteggere gli innocenti e i sofferenti e promuovere a dispetto di tutte le circostanze avverse l'amore per il prossimo. Questi principi evangelici devono guidare tutti noi - ha detto, in particolare, nelle sue osservazioni, Sua Santità il Patriarca Neofita. - Accettando questo premio come riconoscimento del nostro umile lavoro in questo spirito, e come una conferma del fatto che durante un periodo di allontanamento generale dalla fede, dalla morale e dall'amore, non si possono dimenticare gli ideali cristiani, dobbiamo lasciarci guidare da questi valori, perché le persone e le nazioni incarnano e realizzano queste verità nella misura in cui riescono a resistere alle avversità».
Il presidente serbo Tomislav Nikolić ha detto che vede l’assegnazione del premio come rivolta ai meriti dei suoi concittadini, e come un’ulteriore prova della «secolare fratellanza dei nostri popoli e Stati».
T. Nikolić ha ricordato che oggi in diverse parti del mondo i cristiani sono perseguitati, sono in pericolo di vita o uccisi per le loro convinzioni religiose. «In un momento in cui tutti parlano di tolleranza, i cristiani in molti Paesi sono ritornati nelle cantine per praticare la loro fede in segreto», ha detto il Presidente della Serbia.
Tale problema, secondo il Presidente serbo, riguarda i cristiani di tutto il mondo. «Oggi essi interagiscono di più tra loro, pur mantenendo i propri valori e le proprie caratteristiche», ha detto il capo dello Stato.
Il presidente della Duma di Stato russa S.E. Naryshkin nel suo discorso, in particolare, ha dichiarato: «Ringrazio di cuore Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ per la sua costante attenzione e interazione con i deputati della Duma di Stato. Ritengo che l’assegnazione di un premio così prestigioso è segno di apprezzamento per il lavoro del Parlamento russo di oggi».
«I popoli della Russia, della Serbia, della Bulgaria e di altri Paesi fratelli sono uniti da innumerevoli legami e le attività della Chiesa ortodossa sottolineano la profondità e l'inviolabilità delle nostre relazioni», ha aggiunto S.E. Naryshkin, notando che oggi occorre lavorare insieme per contrastare le nuove minacce.
«I nuovi barbari del XXI secolo, il cosiddetto «Stato islamico», uccidono brutalmente le persone e distruggono capolavori del patrimonio culturale mondiale, mentre cercano di nascondersi dietro la bandiera di una delle religioni più antiche, con la quale, ovviamente, non hanno nulla a che fare. Ora è importante utilizzare appieno il potenziale creativo e le basi creative delle fedi tradizionali, adoperarsi per un’azione comune costruttiva anche in presenza di controversie e disaccordi. E lo storico incontro del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ e del Papa di Roma ne è l'esempio più chiaro», ha sottolineato il presidente della Duma.
Il capo del parlamento russo ha detto che intende devolvere una parte del premio in denaro per sostenere un certo numero di centri di assistenza per l'infanzia, patrocinati dalla Chiesa ortodossa russa nella regione di Leningrado.
La cerimonia di premiazione si è conclusa con un concerto in onore dei vincitori.