Il Patriarca Kirill incontra Ilija II
Il 19 novembre 2016 Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha incontrato presso la residenza patriarcale nel Monastero stavropigiale di San Daniele di Mosca Sua Santità e Beatitudine il Catholicos Patriarca di tutta la Georgia Ilija II.
Ad accompagnare il Primate della Chiesa ortodossa georgiana c’erano il metropolita Feodor di Akhaltsikhe e Tao-Klardjeti, il metropolita Gerasim di Zugdidi e Tsaish, il metropolita Andrej di Gori e Samtavisi, l’arciprete Georgy Zviadadze, chierico della Chiesa del Grande Martire San Giorgio nel quartiere georgiano di Mosca, l’archimandrita Mirian (Shengelia), l’archimandrita David (Chincharauli ), capo del centro stampa del Patriarcato georgiano, l’arciprete David Sharashenidze, l’arciprete Alexander Galdava, la monaca Alexandra (Yasybash).
Per la Chiesa ortodossa russa hanno partecipato all’incontro il presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca (Decr), metropolita Hilarion di Volokolamsk, l’arcivescovo Roman di Yakutsk e Lena, il vicepresidente del Decr, arciprete Nikolaj Balashov, il segretario del Decr per i rapporti inter-ortodossi, arciprete Igor Yakimchuk, un dipendente del Decr, arciprete Vladimir Alexandrov.
«Santità e Beatitudine, Eminenza, Eccellenza, cari fratelli e sorelle, voglio ringraziarVi di cuore per la Vostra visita a Mosca per prendere parte alle celebrazioni in occasione del mio 70° compleanno», ha detto all'inizio della riunione Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill.
Rivolgendosi al Primate della Chiesa ortodossa georgiana, Sua Santità ha detto: «Per me, la presenza di Vostra Santità e Beatitudine è particolarmente preziosa. Voi siete il Primate più anziano fra tutti i Primati delle Chiese ortodosse locali per durata del ministero primaziale, e la Vostra vita è strettamente connessa con la vita della Chiesa ortodossa russa. La mia biografia si intreccia con la Vostra: siamo stati partecipi di molti eventi - sia gioiosi che dolorosi, che hanno avuto luogo nella vita delle persone ortodosse che vivevano in Unione Sovietica. Ma anche dopo, i rapporti tra noi sono sempre stati buoni, sinceri, fiduciosi e aperti. Penso che questo sia dovuto al fatto che tra le nostre Chiese ci sono state sempre buone relazioni».
I rapporti tra le Chiese presuppongono un rapporto a livello dei cuori tra le persone, ha testimoniato Sua Santità il Patriarca Kirill. «Se i diplomatici e i politici lavorano solitamente a livello della coscienza, e gli uomini d'affari a livello della borsa, la Chiesa lavora a livello dei cuori umani. Senza questa connessione a livello dei cuori umani non ci possono essere buone relazioni tra i paesi e i popoli - ha detto Sua Santità. - Ecco perché attribuisco grande importanza alla Vostra visita e al ruolo delle Chiese di Russia e Georgia per mantenere buone relazioni tra i nostri popoli».
Durante l’incontro è stato sottolineato lo sviluppo positivo delle relazioni tra le due Chiese ortodosse locali. «Prima di tutto questo è dovuto al fatto che esse vivono fianco a fianco, spesso comunicano tra loro, - ha detto Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill. - I vostri vescovi visitano la Russia, i nostri vescovi vengono in Georgia - Mi capita spesso di firmare una richiesta per benedire qualche pellegrinaggio verso i luoghi santi della Georgia. E non solo dei nostri vescovi, ma anche di molti ecclesiastici di Mosca, monaci e monache che vengono inviati nel vostro Paese per visitare i luoghi santi».
Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha parlato anche della Chiesa georgiana del Grande Martire San Giorgio il Vittorioso, che è diventato un centro spirituale per i rappresentanti della diaspora georgiana a Mosca. L’archimandrita Mirian (Shengelia) si prende cura di loro a seconda della disposizione dei Primati delle Chiese russa e georgiana; il culto nel tempio viene svolto non solo in slavo ecclesiastico, ma anche in lingua georgiana. «Mercoledì scorso, nel tempio c’è stata una grande festa - il giorno di San Giorgio, Giorgoba, in lingua georgiana. È importante che la grande comunità georgiana abbia l'opportunità di incontrare il suo Primate, il suo padre spirituale, e pregare insieme» - ha dichiarato Sua Santità il Patriarca Kirill, sottolineando che anche a Tbilisi ci sono templi per la cura pastorale della comunità russa, dove i servizi divini vengono svolti anche in slavo ecclesiastico.
«La benedizione di Dio e la protezione della Madre di Dio rimangano sulle nostre Chiese, i nostri popoli e i nostri Paesi. Benvenuti a Mosca» - ha concluso il Primate della Chiesa ortodossa russa.
Sua Santità e Beatitudine il Catholicos e Patriarca di tutta la Georgia Ilija II ha salutato calorosamente Sua Santità il Patriarca Kirill a nome della Chiesa ortodossa georgiana e personale. «Siamo venuti per partecipare alle celebrazioni del 70° compleanno di Vostra Santità, e vogliamo esprimere a Voi i nostri migliori auguri e augurare pace e prosperità alla Vostra Chiesa e al Paese» - ha detto.
«I rapporti tra le Chiese ortodosse russa e georgiana sono molto importanti per i nostri Paesi e per i nostri popoli - ha testimoniato Sua Santità e Beatitudine il Catholicos e Patriarca. - La nostra Chiesa ha dato un esempio ai politici per quanto riguarda le relazioni tra i nostri Paesi. Devo dire che negli ultimi anni in Georgia non ci sono mai stati così tanti turisti dalla Russia come ora. E siamo molto felici. Le relazioni tra i nostri Paesi possono essere migliori di quelle di oggi, e noi dobbiamo fare tutto il possibile per migliorare le relazioni tra i leader politici dei nostri Paesi. Credo che sia possibile. Abbiamo bisogno l'uno dell'altro, e dovremmo aiutarci a vicenda».
Ringraziando per la calorosa accoglienza, Sua Santità e Beatitudine ha augurato a Sua Santità il Patriarca Kirill pace e prosperità per il Paese, per la Chiesa ortodossa russa e per il suo Primate.
Nel corso della conversazione, che si è tenuta in un clima cordiale e accogliente, è stato toccato il tema dei rapporti tra i popoli e le Chiese e quello della cooperazione a livello panortodosso.
Il Primate della Chiesa ortodossa georgiana ha donato a Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill l’immagine della Santa Trinità.
Come dono all’illustre ospite Sua Santità il Patriarca Kirill ha presentato i paramenti liturgici, realizzati secondo il modello greco. Inoltre, a Sua Santità e Beatitudine il Catholicos-Patriarca Ilija e ai suoi vescovi è stata consegnata una raccolta di nove opere del Primate della Chiesa ortodossa russa. Il metropolita Feodor di Akhaltsikhe e Tao-Klardjeti, il metropolita Gerasim di Zugdidi e Tsaish, il metropolita Andrej di Gori e Samtavisi hanno ricevuto in dono il pastorale del vescovo, e l'arciprete Georgy Zviadadze, l’archimandrita Mirian (Shengelia), l’archimandrita David (Chincharauli), l’arciprete David Sharashenidze, e l’arciprete Alexander Galdava le croci commemorative.