
Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca
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Il metropolita Hilarion: la scismatica “Chiesa ortodossa in Ucraina” non ha ricevuto un’autocefalia reale
Il capo dello scisma ucraino Filaret Denisenko si è rivolto al Presidente dell’Ucraina V. Zelenskij con l’appello di chiedere al Patriarca Bartolomeo di Costantinopoli un nuovo “tomos” che concederebbe “una vera autocefalia”.
Commentando questa richiesta nel programma televisivo “La Chiesa e il mondo”, il presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne (Decr) del Patriarcato di Mosca metropolita Hilarion di Volokolamsk ha ricordato la storia del problema. Come è noto, il Patriarca Bartolomeo di Costantinopoli, violando i canoni, voleva dare alla Chiesa ucraina il “tomos d’autocefalia” (cioè il documento il quale testimonia che una Chiesa riceve l’autocefalia e l’indipendenza completa). Però la Chiesa ortodossa ucraina che unisce la maggioranza dei cittadini ucraini non aveva chiesto un tale documento perché voleva rimanere nell’unione canonica con la Chiesa ortodossa russa.
“Siccome il Patriarca Bartolomeo aveva la richiesta dell’allora Presidente dell’Ucraina Poroscenko, e Poroscenko ne aveva bisogno per vincere le elezioni presidenziali (ciò che non è avvenuto, come sappiamo), il Patriarca Bartolomeo ha dovuto concedere il tomos a coloro che lo hanno accettato – agli scismatici ucraini”, ha sottolineato il metropolita Hilarion.
Il presidente del Decr ha ricordato che lo hanno fatto neanche tutti gli scismatici ucraini: il capo dello scisma ucraino Filaret Denisenko che chiama se stesso “Patriarca di Kyiv” ha dichiarato che in realtà con questo tomos non viene concessa una vera autocefalia. Denisenko, per esempio, ha mostrato che, secondo il “tomos”, la nuova struttura ecclesiale in Ucraina non ha lo status di patriarcato e risulta praticamente dipendente da Costantinopoli; Costantinopoli per essa è il tribunale ecclesiastico supremo, ed ogni chierico di questa “chiesa” può appellare al Patriarca di Costantinopoli contro il suo “vescovo” e la decisione definitiva sarà deliberata non a Kyiv, ma ad Istanbul.
“Tale norma non esiste nella canonica Chiesa ortodossa ucraina la quale de facto è indipendente”, ha constatato il metropolita Hilarion di Volokolamsk, “Nessuna decisione del tribunale ecclesiastico del Concilio dei vescovi della Chiesa ortodossa ucraina può essere contestata a Mosca, ma ad Istanbul possono contestare le decisioni della così detta ‘Chiesa ortodossa in Ucraina’ formata dagli scismatici”.
Secondo il parere del metropolita Hilarion, Filaret Denisenko indica i difetti del “tomos” concesso alla comunità scismatica dell’Ucraina poiché è stato messo fuori dal gioco e ha perso la possibilità di guidare la nuova “chiesa” legalizzata da Costantinopoli. Adesso egli chiama se stesso il capo del “Patriarcato di Kyiv”.
Così, per il momento in Ucraina esistono due scismi, uno dei quali è stato “legalizzato” dal Patrirca Bartolomeo, ha constatato il presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesistiche esterne del Patriarcato di Mosca, sottolineando: “Costantinopoli ha creato un tale subbuglio in Ucraina che gli stessi ucraini provano difficoltà a capire cosa sta succedendo”.
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