
Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca
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Il metropolita Hilarion ritiene blasfemo l’uso dei simboli LGBT insieme a quelli cristiani
In Polonia è stato aperto un processo contro attivisti che hanno installato un'immagine della Vergine Maria con un aureola arcobaleno (come è noto, l'arcobaleno è scelto dalle minoranze sessuali come loro simbolo). Secondo il codice penale polacco, l’offesa dei sentimenti religiosi comporta due anni di reclusione.
Commentando questa situazione nel corso della trasmissione “La Chiesa e il mondo”, il metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, ha messo in rilievo che è molto offensivo e rincrescevole che “l'arcobaleno, questo bellissimo fenomeno naturale, percepito nell'Antico Testamento come simbolo dell'alleanza tra l'uomo e Dio, è adottato dalla comunità LGBT ed è generalmente percepito come un simbolo di relazioni omosessuali”. "Penso che sia un grave errore", ha sottolineato.
Sua Eminenza ha inoltre descritto come "inammissibile e sacrilego" l'uso congiunto dei simboli LGBT con quelli cristiani.
“Se a un'immagine della Madre di Dio – tanto più che si tratta dell'icona di Nostra Signora di Częstochowa, venerata da tutti i polacchi e anche dagli ortodossi, in particolare nella Chiesa russa – vengono incollati dei simboli di uno stile di vita rifiutato e condannato dalla Chiesa, allora è certamente visto come una bestemmia e un sacrilegio '', ha detto il metropolita, “E non c'è nulla di sorprendente che in Polonia, un paese tradizionalmente cattolico, tutto questo sia stato visto proprio così e che il caso si conclude con un processo penale”.
Presidente del Dipartimento
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