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Liturgia patriarcale a Mosca

Liturgia patriarcale a Mosca

Il 1 febbraio 2014 Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha celebrato la Divina Liturgia nella Cattedrale di Cristo Salvatore nel giorno del quinto anniversario della sua intronizzazione.

Hanno concelebrato con il Primate della Chiesa ortodossa russa: il metropolita Juvenalij di Krutitsy e Kolomna, il metropolita Vladimir di Chisinau e di tutta la Moldavia, il metropolita Alexandr di Astana e Kazakhstan, il metropolita Vikentij di Tashkent e Uzbekistan, il metropolita Varsonofy di Saransk e Mordovia, cancelliere del Patriarcato di Mosca, il metropolita Pavel di Minsk e Slutsk, esarca patriarcale di tutta la Bielorussia, il metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, il metropolita Hilarion di New York e America orientale, primo gerarca della Chiesa russa all'estero, il metropolita Antony di Boryspil e Brovary, amministratore delegato della Chiesa ortodossa ucraina, e numerosi altri vescovi della Chiesa ortodossa russa.

Si sono uniti a Sua Santità anche i rappresentanti delle Chiese ortodosse locali presso il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’: il metropolita Afanasij di Kirinia (Chiesa ortodossa di Alessandria), l’arcivescovo Nifon di Filippopoli (Chiesa ortodossa di Antiochia), il vescovo Antony di Moravich (Chiesa ortodossa serba ), l’archimandrita Stefan (Dispirakis) (Chiesa ortodossa di Gerusalemme), l’archimandrita Feoktist (Dimitrov) (Chiesa ortodossa bulgara).

Inoltre hanno concelebrato: lo skhiarchimandrita Ilija (Nozdrin), l’arciprete Vladimir Divakov, segretario del Patriarca di Mosca e di tutta la Russia a Mosca, l'arciprete Vsevolod Chaplin, presidente del Dipartimento sinodale per i rapporti tra Chiesa e Società, l’archimandrita Tikhon (Shevkunov), segretario esecutivo del Consiglio Patriarcale per la cultura, l'arciprete Dimitrij Smirnov, l’arciprete Mikhail Rjazantsev, sacrestano della Cattedrale di Cristo Salvatore, l’arciprete Aleksandr Ganaba, segretario della diocesi regionale di Mosca , l'arciprete Sergei Privalov, presidente facente funzione del Dipartimento sinodale per i rapporti con le Forze armate e le Forze dell'ordine, l’arciprete Nikolaj Balashov e l’archimandrita Filaret (Bulekov), vicepresidenti del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne, l’arciprete Aleksandr Ageikin, rettore della Cattedrale dell'Epifania a Mosca, i vicari dei monasteri stavropigiali, il clero di Mosca.

Al culto hanno partecipato l’inviato presidenziale della Federazione Russa nel Distretto Federale Centrale A.D. Beglov, il direttore generale della Società statale per l'energia atomica «Rosatom», Sergej Kiriyenko, il presidente del Dipartimento sinodale per l’informazione V.R. Legoyda, il direttore dell’azienda «Sofrino» E.A. Parkhaev, l’assistente del Presidente del Governo della Federazione Russa G.G. Onishchenko, le superiore dei conventi, il clero della città e della regione di Mosca, i dipendenti sinodali e di altre strutture ecclesiali, i rappresentanti dei consigli parrocchiali, gli insegnanti e gli studenti delle scuole teologiche.

Il Primate della Chiesa ortodossa russa ha celebrato il servizio con i paramenti dell’intronizzazione. Durante le preghiere sono state rivolte petizioni speciali in onore di Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill.

Nel corso della Liturgia hanno cantato il coro della Cattedrale di Cristo Salvatore (diretto da Ilya Tolkachev) e il coro sinodale di Mosca (diretto dall’artista onorato della Russia Alexej Puzakov).

Al Piccolo Ingresso, il Primate della Chiesa ortodossa russa ha elevato al rango di metropolita l’arcivescovo Arsenij di Istra, primo vicario di Sua Santità il Patriarca a Mosca, per il servizio a beneficio della diocesi della città di Mosca.

Il vescovo Serafim (Domnin) di Penza, che è anche capo della metropolia di Penza , è stato elevato al rango di metropolita.

In considerazione dell’assiduo lavoro svolto, sono stati elevati al rango di arcivescovi: il rettore dell’Accademia Teologica di San Pietroburgo, vescovo Amvrosij di Peterhof, il vescovo Feofilakt di Piatigorsky e Circassia, il vescovo Tikhon di Yuzhno-Sakhalinsk e Kurili, il vescovo Zinovij di Elista e Kalmucchia e il vescovo Savvatij di Ulan-Ude e Buryatia.

Il discorso prima della Comunione è stato tenuto dall'arciprete Boris Levshenko, chierico della chiesa di San Nicola in Kuznetsk a Mosca.

Al termine della Liturgia è stato tenuto un moleben. Il metropolita Juvenalij di Krutitsy e Kolomna ha letto la preghiera di ringraziamento.

Poi il metropolita Juvenalij ha letto un messaggio di congratulazioni per Sua Santità il Patriarca a nome dei membri del Sacro Sinodo della Chiesa ortodossa russa, ha poi presentato a Sua Santità un paraman con una particella della croce di San Sergio di Radonež e l'icona della Madre di Dio «Santa».

Il Primate della Chiesa russa si è rivolto ai fedeli con la parola primaziale.

L’inviato presidenziale della Federazione Russa nel Distretto Federale Centrale A.D. Beglov ha rivolto le congratulazioni a Sua Santità il Patriarca a nome del Presidente della Federazione Russa V.V. Putin.

«Apprezzo l'opportunità di intrattenere rapporti amichevoli, tranquilli, realistici con il Governo - ha detto, in particolare, Sua Santità il Patriarca Kirill. – E attraverso questo dialogo, la missione spirituale e morale della Chiesa oggi è realizzata in progetti comuni concreti, nella formazione e nel campo del lavoro pastorale con le persone che hanno bisogno di sostegno, come bambini, disabili, malati, detenuti, militari».

«La Chiesa e lo Stato mantengono una certa autonomia tra loro, che si chiama nel linguaggio giuridico separazione tra Stato e Chiesa. Ma il nostro popolo e la Chiesa non sono separati l’uno dall’altra», ha detto il Patriarca.

«Noi rispettiamo i rappresentanti delle altre religioni tradizionali della Russia, con i quali siamo in costante dialogo, - ha proseguito Sua Santità il Patriarca Kirill. – Quando si tratta di rappresentare gli interessi della Chiesa ortodossa russa di fronte allo Stato, non dimentico gli interessi dei nostri fratelli e sorelle che credono in Dio, che sono in rapporti di amicizia con la Chiesa ortodossa russa, i cui antenati hanno vissuto per migliaia di anni su questa terra. Oggi sono essi stessi cittadini della Russia, così come noi ortodossi».

«Sono profondamente convinto che la pace interreligiosa, il dialogo tra la Chiesa e lo Stato sono una condizione essenziale per il successo nel percorso della Russia come stato multinazionale, che copre una vasta distesa geografica. Che il Signore rivolga la Sua misericordia sul nostro Stato Russo per molti anni»,  ha detto il Primate della Chiesa Russa.

Poi Sua Santità il Patriarca Kirill ha consegnato i premi della Chiesa. In considerazione dello zelo pastorale e in connessione con il 50° anniversario della nascita, il vescovo Iov di Kashira, amministratore delle Parrocchie Patriarcali in Canada, è stato insignito dell'ordine di San Serafino di Sarov, II grado. In considerazione dello zelo pastorale e in connessione con il 55° compleanno, al metropolita Aristarkh di Kemerovo e Prokopyevsk è stato presentato un diploma patriarcale.

«Ho ancora un certo numero di premi da assegnare, tra cui quelli ai nostri vescovi ucraini, ma per motivi ben noti, non tutti potevano essere qui oggi con noi. In tempi migliori darò questi premi, con un ringraziamento speciale ai nostri vescovi in Ucraina per il lavoro che oggi svolgono nella Chiesa, cercando di conciliare un popolo diviso, preservare la sua unità, rafforzare la spiritualità affinché nessuna circostanza politica rovini la grande tradizione che risale al principe Vladimir e che è realizzata attraverso le opere e gli sforzi della nostra Chiesa», ha detto Sua Santità.

«Ancora una volta, miei cari, mi congratulo di cuore con tutti voi e vi ringrazio. Una speciale parola di gratitudine rivolgo ai rappresentanti delle organizzazioni pubbliche e giovanili, che, come mi è stato comunicato, oggi sono fuori della chiesa con cartelli, nonostante il freddo, esprimendo il loro sostegno al Patriarca. Apprezzo molto la vostra capacità di difendere gli interessi della Chiesa. Grazie per il sostegno e l’incoraggiamento e rivolgo la benedizione di Dio su di voi», ha concluso il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill.

Secondo i dati del Ministero degli interni, erano presenti nella Cattedrale di Cristo Salvatore e vicino alle sua mura all’esterno del tempio circa quattromila persone, giunte per congratularsi con il Primate e pregare con lui, come anche numerosi rappresentanti di varie organizzazioni sociali, tra cui le organizzazioni giovanili ortodossi e i membri della diaspora ortodossa.

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