
Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca
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Sua Santità il Patriarca Kirill ha incontrato l’ambasciatore della Romania in Russia




Il 30 novembre 2021 nella Residenza patriarcale e sinodale nel Monastero di san Daniele (Danilov) a Mosca ha avuto luogo l’incontro di Sua Santità il Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus’ con l’ambasciatore plenipotenziario della Romania in Russia Cristian Istrate.
All’incontro hanno partecipato anche: da parte del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne (Decr) del Patriarcato di Mosca – il vice presidente del Decr archimandrita Filaret (Bulekov), il segretario per le relazioni inter-ortodosse del Decr arciprete Igor Yakimchuk; da parte dell’Amabasciata della Romania in Russia – il ministro plenipotenziario Ninel Gavanescu e il primo segretario Cosmin Ionita.
L’ambasciatore ha ringraziato Sua Santità il Patriarca per la possibilità di parlare con il Primate della Chiesa ortodossa russa.
Egli ha menzionato che l’incontro ha avuto luogo nel giorno in cui in Romania viene commemorato l’apostolo Andrea il Primo chiamato, venerato come patrono celeste del paese. “Per noi è un giorno molto solenne, una festa nazionale”, ha sottolineato l’ambasciatore.
Cristian Istrate ha constatato che per il popolo rumeno la fede è un aspetto della vita molto importante e la Chiesa rumena gode del rispetto e dell’attenzione del popolo.
Il diplomatico ha segnalato che recentemente ha avuto la possibilità di incontrare il Primate della Chiesa ortodossa rumena e ha trasmesso gli auguri più sinceri di Sua Beatitudine il Patriarca Daniele a Sua Santità il Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus’ in occasione del suo 75° compleanno.
L’ambasciatore ha raccontato dell’inizio del suo servizio come capo della rappresentanza diplomatica rumena nella Federazione Russa, sottolineando particolarmente che ha visitato le chiese in diverse città del paese “per percepire la spiritualità dei luoghi”.
Il Primate della Chiesa ortodossa russa ha fatto gli auguri a Cristian Istrate per la sua nomina come ambasciatore in Russia, osservando che il Patriarcato di Mosca ha i rapporti tradizionalmente buoni con la missione diplomatica rumena a Mosca. Ad esempio, la Chiesa ortodossa russa ha aiutato l’Ambasciata della Romania ad organizzare la cura delle sepolture dei prigionieri rumeni della Seconda guerra mondiale.
Durante la conversazione è stato discusso il tema della pandemia di coronavirus e la sua influenza sulla vita della Chiesa.
Rispondendo a una domanda del diplomatico, il Patriarca Kirill ha osservato: “Adesso la pandemia ha notevolmente ridotto le possibilità di communicazione. Ciò riguarda, certamente, non solo la Chiesa, ma anche molte istituzioni statali, poiché occorre adattarsi alle condizioni dettate dalla pandemia di coronavirus e usare i corrispondenti mezzi di difesa”. Come ha sottolineato Sua Santità, persino nel momento più critico della pandemia nelle chiese della Chiesa ortodossa russa si continuava a celebrare gli uffici liturgici.
“I nostri popoli sono uniti dalla fede comune, dalla vicinanza delle culture e dalle tradizioni, ha constatato durante la conversazione con l’ambasciatore rumeno Sua Santità il Patriarca Kirill. “Questo fattore, senza dubbio, dovrebbe influire anche sui rapporti fra la Romania e la Russia come stati, il potere laico dovrebbe prendere in considerazione il fatto che siamo due popoli ortodossi fraterni”.
Il Primate della Chiesa ortodossa russa ha sottolineato i buoni rapporti personali con Sua Beatitudine il Patriarca rumeno Daniele. “Ci conosciamo da tanto tempo, da molti decenni. Da giovani partecipammo a vari eventi ecumenici ed inter-ortodossi. Nella maggioranza assoluta dei casi eravamo d’accordo”, ha detto Sua Santità. “Nel passato, quando l’Europa era divisa in due campi, rappresentavamo i paesi così detti socialisti, avevamo un’esperienza di vita più o meno simile nelle condizioni causate dalla limitazione della vita religiosa. Perciò ci capivamo molto bene e sostenevamo l’uno l’altro sempre, quando partecipavamo ai vari forum internazionali”.
Sua santità il Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus’ ha ricordato con affetto la sua visita a Bucarest nel 2017 per i festeggiamenti organizzati dalla Chiesa ortodossa rumena in occasione dell’anno dei difensori dell’Ortodossia che lottavano per la Chiesa nei tempi del regime ateo. “Nello stesso anno abbiamo ricevuto Sua Beatitudine il Patriarca Daniele a Mosca in occasione della celebrazione del 100° anniversario della restaurazione del Patriarcato nella Chiesa ortodossa russa”, ha detto Sua Santità.
Durante la conversazione Sua Santità il Patriarca Kirill ha inoltre approvato i contatti fra i vescovi rumeni e quelli della Chiesa ortodossa ucraina in unità con il Patriarcato di Mosca. “Purtroppo, le condizioni della pandemia creano certe restrizioni anche riguardo i pellegrinaggi dalla Romania nella Federazione Russa e in Ucraina”, ha detto il Primate della Chiesa ortodossa russa.
“Speriamo che queste restrizioni saranno prossimamente levate e ristabiliremo i nostri contatti completamente. Apprezziamo i buoni contatti con la Chiesa ortodossa rumena”.
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